Dom. Dic 22nd, 2024

grano10Ufficializzati i dati relativi alle adesioni degli agricoltori italiani al contratto di filiera “Armando” promosso dal pastificio avellinese De Matteis e finalizzato alla coltivazione di un grano duro 100% italiano dall’elevato contenuto proteico, per la produzione di pasta GRANO ARMANDO.

Ecco i numeri della campagna di adesioni 2013/2014:

11400 ettari seminati,

995 aziende partecipanti,

38 stoccatori,

9 regioni coinvolte (Abruzzo, Basilicata, Campania, Lazio, Marche, Molise, Puglia, Toscana, Umbria)

18 le province di provenienza delle aziende, con il primato di Foggia con 6200 ettari circa.  

Davvero un risultato brillante che segna un aumento delle adesioni del 40% rispetto all’anno precedente e un aumento dei terreni coltivati del 56%.La grande Comunità Armando cresce progressivamente a conferma della bontà dell’accordo di filiera che assicura agli agricoltori una remunerazione garantita e al Pastificio De Matteis uno standard qualitativo del frumento con un contenuto proteico superiore al 14,5 %. L’innovazione del contratto di coltivazione “Armando” rafforza il mondo agricolo italiano, facendo in modo che centinaia di agricoltori non abbandonino la coltivazione del grano duro, ma ritrovino fiducia nel futuro e  consapevolezza del proprio ruolo all’interno di un nuovo modello di business, basato sulla cooperazione e sulla rete. Al consumatore Grano Armando restituisce la certezza che il valore e la genuinità del cibo siano in stretta relazione con il mondo d’origine della materia prima: un universo ricco di contenuti, cultura e tradizioni da salvaguardare. Il patto di filiera “Armando” coinvolge agricoltori, stoccatori, l’industria sementiera COSEME di Foggia che fornisce la varietà indicate dal contratto, la multinazionale SYNGENTA che garantisce l’assistenza agronomica e tecnica agli agricoltori e la De Matteis Agroalimentare, uno dei pochissimi pastifici italiani in grado di garantire un ciclo integrato di produzione grano-pasta grazie alla presenza di un Molino direttamente collegato agli impianti produttivi.

Di Carlo Scatozza

redattore di Campania Slow | Contatto Facebook: http://it-it.facebook.com/people/Carlo-Scatozza/1654720386

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