Dom. Dic 22nd, 2024

cartadaformaggiosudE’ bello verificare come la stampa del settore enogastronomico e dell’agricoltura stia cercando di spiegare, appunto con approccio da  addetti ai lavori, in tutta Italia,  la dabbenaggine di certo giornalismo d’assalto che prova a mettere in ginocchio il comparto agricolo della Campania. Grazie a Manuel Lombardi, presso l’Agriturismo Le Campestre di Castel di Sasso, leggiamo l’editoriale del numero di dicembre del periodico Carta da Formaggio- Storie ed Uomini di Formaggi, edito a Padova, diretto da Alberto Marcomini. Carta Da Formaggio, anche con il sostegno di Asiago Dop, è uno dei giornali di riferimento del mondo caseario del Nord Italia. Il Direttore afferma, parlando del 2014 come anno del formaggio: “ Un giornalismo d’assalto, cacciatore di scoop è riuscito a mettere in ginocchio una intera provincia, Caserta e tutta la Campania.Ricordo a tutti che gli organismi di controllo che rappresentano le Dop, in questo caso la Mozzarella di Bufala campana, sono molto scrupolosi  e sino ad ora non sono state trovate tracce di metalli pesanti. E’ logico che i giornali e Tv debbano vendere ma attenti, così non si fa altro che far soccombere una realtà di 115 caseifici, 150o allevamenti di bufala che danno lavoro a migliaia di persone. Prima di parlare davanti ad una telecamera, o scrivere su ungiornale, pensateci non una volta ma molto di più”. All’interno del giornale, protagonista, tra le altre cose, della manifestazione di Mogliano Veneto ” Formaggio in Villa”, spazio all’operazione trasparenza del Consorzio di tutela della mozzarella di bufala campana Dop ed un bellissimo reportage di 2 pagine  sul Turismo del Formaggio -Viaggio nel Sud: L’alto Casertano, in cui è raccontata, con un  tour svolto dalla redazione,  la bella storia della Famiglia Lombardi e della meraviglia gastronomica del Conciato Romano, ormai un formaggio richiestissimo da chef e gourmand di ogni parte d’Europa. Il piccolo formaggio di pecora a latte crudo  dell’alto casertano, affinatonelle caratteristiche anfore,   apre a Marcomini la “strada” per scoprire le altre prelibatezze che la terra incontaminata del posto propone, tra vigne, orti, olio extravergine di oliva e  la beatitudine degli asini della frazione Buonomini. Con Manuel Lombardi, non poteva non recarsi nella vicina Caiazzo, per una visita a  Franco Pepe di Pepe in Grani, pizzeria di tradizione e ricerca, in cui quei prodotti del territorio trovano la loro esaltazione, come una pizza con fichi, basilico, sugna di maiale nero casertano,pepe, origano, e conciato romano, il tutto abbinato alla birra artigianale di Alvignano, la Karma. Il tour del direttore di Carta da Formaggio continuerà, sempre con Manuel e Franco, alla scoperta di Melizzano, nel Sannio. Ma è giusto leggere tutto questo viaggio di veneti colti, amatori e professionisti del formaggio e dell’agroalimentare nelle nostre terre d’ eccellenza ( edizione online www.cartadaformaggio.it),  e che deve indurre tutti i campani ad una riflessione: non è il nord ad essere nemico delle nostre produzioni, ma è l’incultura, la faciloneria, l’ignoranza di operatori sociali, politici, dell’informazione, e questa si annida dappertutto, anche ( e molta ) in Campania .

Di Carlo Scatozza

redattore di Campania Slow | Contatto Facebook: http://it-it.facebook.com/people/Carlo-Scatozza/1654720386

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