Dom. Dic 22nd, 2024

10769643-bottiglia-di-olio-extra-vergine-di-olivaUn nuovo concorso,  Che tipo d’olio sei?, è partito in tutta Italia l’  8 gennaio. Il concorso approvato dal Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali e bandito dall’Unaprol nell’ambito delle iniziative del piano olivicolo nazionale (PON), si prefigge di aiutare i consumatori a scoprire qual è la nota dominante e il tipo di olio extra vergine di oliva più vicino al proprio gusto. Chi si iscriverà potrà partecipare alla super estrazione finale e vincere i premi in palio. Giocare è semplice e anche divertente. Si deve andare sul sito www.solooliveitaliane.it e  si deve  cliccare su Che tipo di olio sei? Attraverso un simpatico test tutti i consumatori che si iscriveranno  potranno partecipare all’estrazione finale che permetterà di vincere una delle 30 forniture di olio extra vergine di oliva firmate dagli agricoltori italiani a marchio FAI.

“Siamo la patria dei mille colori e dei mille sapori dell’olio extra vergine di oliva di alta qualità. Ha riferito il presidente di Unaprol Massimo Gargano. Il nostro Paese è primo nel mondo per produzioni di alto pregio. I veri oli extra vergini di oliva “made in Italy” si distinguono sul mercato mondiale perché tutti legati a territori diversi che imprimono al prodotto un carattere distintivo unico ed irripetibile. Una sorta di DNA che non è clonabile come ha già fatto su scala mondiale, per gli oli standard, un mercato poco attento al concetto dell’alta qualità”.

In palio 30 confezioni, da 12 bottiglie  di olio extra vergine di oliva del tipo: fruttato leggero, fruttato medio o fruttato intenso. Per avere ogni giorno la qualità della migliore tradizione gastronomica italiana e sedere a tavola con il principe della dieta mediterranea e la bandiera della salute: l’olio extra vergine di oliva di alta qualità tutta italiana. “Giocare con gusto è piacevole ma giocare con il gusto conviene perché portare il vero olio extra vergine italiano sul tavola degli italiani – ha poi concluso Gargano – riaccende l’economia dei territori e dell’indotto ad essi collegati”.

Di Carlo Scatozza

redattore di Campania Slow | Contatto Facebook: http://it-it.facebook.com/people/Carlo-Scatozza/1654720386

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.