Sab. Nov 2nd, 2024

pomodoro-san-marzanoMentre troviamo ancora diversi fruttivendoli e market che, senza dati “rassicurano” il consumatore vendendo solo prodotti di altre regioni…C’è la scienza che si fa largo contro le psicosi ed i gossip:Un’altro comunicato di Unicoop Tirreno , per bocca del direttore area Qualità ci informa dei controlli straordinari nel mese di Ottobre.

I controlli condotti nello stesso giorno e senza preavviso presso il nostro magazzino di Anagni hanno riguardato 20 prodotti ortofrutticoli rappresentativi per vendite e criticità merceologiche (peperoni, melanzane, cime di rapa, cavoli, cachi, patate, pomodori, lattuga, prezzemolo, bietola, mele annurca, meloni verdi) consegnati all’ufficio qualità da quattro fornitori locali della Cooperativa. Sono provenienti dalle zone al centro dell’attenzione dell’opinione pubblica dopo le dichiarazioni di un pentito di camorra sull’interramento di rifiuti pericolosi nel basso casertano e nell’alto napoletano.

Ad ampio spettro gli obiettivi del controllo che ha riguardato la ricerca di diossine, radioattività, PCB, nitrati, perclorati, pesticidi, metalli pesanti (cadmio, piombo, arsenico, cromo, rame, zinco e nichel).

I risultati dei riscontri analitici sono molto buoni – prosegue Fabio Pellegrini-: per la radioattività abbiamo riscontrato l’assenza in tutti i campioni mentre per il resto delle sostanze monitorate non ne abbiamo riscontrato la presenza in concentrazioni superiori ai limiti di quantificazione e riferimento laddove esistono e/o alla soglia di pericolosità. Unica eccezione rilevata riguarda la presenza ad un livello di concentrazione superiore al limite previsto dalla normativa di un pesticida in una referenza di prezzemolo che abbiamo subito provveduto a sospendere dalla vendita sostituendolo con un prodotto sicuro”.

Oltre ai controlli l’area qualità ha inviato una lettera ai fornitori per avere garanzie rispetto all’esclusione dalle forniture di prodotti provenienti da siti anche potenzialmente inquinati delle zone a rischio.

Inoltre – conclude Pellegrini– abbiamo inviato tutta la documentazione a Coop Italia che dal canto suo effettua i controlli sulle merceologie a rischio dei fornitori nazionali. Sempre con Coop Italia ci stiamo raccordando per i futuri controlli e per iniziative comuni. In definitiva, mi sento di rassicurare i soci e consumatori e anche i dipendenti sulla salubrità dei prodotti in vendita nei nostri supermercati. Il nostro impegno deve in ogni caso proseguire in modo mirato e in funzione di deterrenza tenendo conto del fatto che da parte del sistema Coop l’attenzione specifica non si è mai abbassata su una zona della Campania che è comunque circoscritta. Metodi di produzione e sistema di garanzie prodotti dai nostri fornitori campani per le evidenze sono efficaci: sono imprese che lavorano bene e garantiscono il consumatore. E’ infatti sbagliato allargare il problema di una zona a tutta la regione che è terra di eccellenti produzioni di qualità“.

 

Di Carlo Scatozza

redattore di Campania Slow | Contatto Facebook: http://it-it.facebook.com/people/Carlo-Scatozza/1654720386

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