Vino storico, figlio di una lunga ed attenta tradizione, la Falanghina deve forse il suo nome alla falange, il palo di sostegno a cui venivano legati i tralci, molto vigorosi, di una vite rigogliosa e generosa.
Già nel 1825, l’Acerbi lo cita tra i “finissimi fautori di piaceri sublimi della gola” e, solo qualche anno dopo, il Semmola, ne dà una quasi cavillosa descrizione: “Fiorisce ai principi di giugno, presto sfiora e manda via la corolla. Grappolo di mezzana grandezza, allungato, poco ramoso, raro. Bacca quasi rotonda, piccola, di un bel gialletto, ed a perfetta maturità più si colora; sugosa, molto dolce. Molto e costantemente fruttifero. Fa buon vino”.
La Campania è la sua terra madre, il luogo dove essa esprime al meglio le sue qualità organolettiche, riuscendo a riportare nel palato il sapore autentico del terroir di provenienza.
Ed il Sannio beneventano è, da sempre, simbolo e segno indiscussi di un vino, dal colore giallo paglierino, dal profumo intenso e dai sentori floreali, che si pone tra le cime dell’enologia di qualità.
Slow Wine, la guida di Slow Food tutta dedicata al mondo del vino, non poteva fare a meno di assegnare dei riconoscimenti ad una Falanghina autentica figlia delle terre sannite. Alla presentazione dello scorso 26 Ottobre, a Venezia, di Slow Wine 2014 la degustazione di ben 237 Vini Slow, 232 Vini Quotidiani e 141 Grandi Vini.
“La Falanghina e il Sannio in generale sono sempre di più i protagonisti delle nostre degustazioni” – si legge su Slow Wine. “Questo vitigno – si legge ancora – gode, infatti, di un rapporto tra la qualità e il prezzo davvero unico, cosa che lo colloca ai vertici della sua categoria, facendo incetta di Vini Quotidiani. Una terra, il Sannio, che in pochissimo tempo ha compiuto un salto di qualità impressionante e che noi abbiamo saputo ben intercettare forti della presenza di quasi venti aziende recensite sulle pagine di Slow Wine 2014”.
Tra di esse, l’ Azienda Agricola “Corte Normanna” di Guardia Sanframondi (BN), che si aggiudica l’ennesimo riconoscimento per la capacità di dar vita a prodotti di qualità, coniugando tradizione ed innovazione, nel rispetto pieno del terroir d’origine.
“Vini quotidiani” è il riconoscimento che Slow Wine assegna a vini che presentano ottime qualità organolettiche, a cui si coniuga un giusto prezzo.
Tale riconoscimento non può che compiacere i fratelli Alfredo e Gaetano Falluto, titolari della quasi centenaria azienda guardiese a conduzione familiare, i quali si dicono entusiasti per quella che rappresenta una giusta “ricompensa” per il lavoro meticoloso che conducono da sempre.
“Non possiamo che dirci felici di essere stati inseriti nella guida settoriale di Slow Food”, dichiarano. “La nostra Falanghina nasce dalle ridenti colline guardiesi e noi facciamo sì che essa conservi tutti i sapori della terra che le dà i natali”.
E allora “lunga vita ai vini quotidiani, perché senza di loro la nostra tavola sarebbe molto più triste e monotona”.