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ranaA Marcianise (Ce)  i soci dell’Associazione il Sito, metteranno in campo la loro esperienza, la loro professionalità, la vocazione e la dedizione per l’associazionismo, nella progettazione, organizzazione e realizzazione dell’attesa Sagra della Rana, che  celebra la sua undicesima edizione .La Kermesse  si svolgerà da giovedì 5 a domenica 8 settembre 2013 nella storica location dell’area parcheggio antistante il Velodromo Comunale di via Leonardo da Vinci a Marcianise. Con il trascorrere dei giorni il ritmo sta divenenedo via via sempre più frenetico, sempre maggiori sono gli sforzi organizzativi a cui i soci del Sito saranno chiamati per rendere l’evento più grande. La Sagra oltre a rappresentare un rinomato evento gastronomico, verrà come sempre adornata da stand espositivi, da eventi culturali, ludici e musicali, nonchè da numerose attrazioni per bambini.

Ma perchè questa tradizione che sembra attagliarsi meglio a zone del Piemonte o del nord Italia: Questa terra era attraversata, in tempi remoti dal fiume Clanio, che nel corso degli anni ha lasciato posto ai regi lagni diventati una mera discarica a cielo aperto. Il Clanio  con il suo lento decorso, dovuto alla scarsa pendenza del territorio, inondava spesso tutto il circondario creando un immenso acquitrino dove proliferavano rane, zanzare e malaria. Nel 1600 i vicerè spagnoli contribuirono alla bonifica del territorio, infestato dalla piaga della malaria costruendo i regi lagni, una sorta di canalone che poi venne successivamente ampliato dai Borbone. Data l’enorme quantità di acqua esistente nel territorio, sia in superficie, che nel sottosuolo sul territorio marcianisano erano assai frequenti piccoli stagni naturali e canali habitat ideale per il proliferare delle rane. Un contributo alla vita delle rane è stato apportato dalle vasche usate per la maceratura della canapa, essendo questa coltivazione assai diffusa nel territorio fino agli ani 70. Le vasche diventavano veri e propri stagni favorendo il ciclo vitale delle rane.

Oggi l’inquinamento, e l’industrializzazione selvaggia hanno distrutto l’habitat di questi anfibi, che sono oramai quasi spariti dalle campagne.

Obiettivi: La Sagra vuole rappresentare un ricordo delle tradizioni e della vita semplice di un tempo della comunità, e del tempo in cui era dedita esclusivamente all’agricoltura ed in particolare alla coltura della canapa. Le rane da sempre hanno arricchito le tavole dei contadini locali, sopperendo, spesso, alla scarsa presenza di carni sulle loro tavole, divenendo di fatto un importante apporto proteico nella dieta povera di carni. La Sagra, ha contribuito a divulgare l’uso alimentare di quest’anfibio, tanto che molte persone fin’ora ne ignoravano la commestibilità.

Di Carlo Scatozza

redattore di Campania Slow | Contatto Facebook: http://it-it.facebook.com/people/Carlo-Scatozza/1654720386

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