Lun. Mar 17th, 2025 7:10:13 AM

raviolodifagiolobiancodicontroneDurante la cena dell’Alleanza della condotta Slow Food di Caserta ci siamo imbattuti in una bella novità ad opera di Marilena Della Valle, che, con il marito Gino,  è l’anima  del ristorante Gli Scacchi di Casertavecchia, locale che si fregia della “Chiocciola” assegnata  dalla prestigiosa guida  Guida delle  Osterie di Slow Food. La new  entry in casa Della Valle è la Pettola Raviolata con ripieno di Fagiolo Bianco di Controne su crema di scarola.

Il primo piatto, che sarà nei prossimi menù invernali del ristorante, è stato presentato proprio nell’ evento che esalta la cucina con i prodotti del Presìdi di Slow Food , infatti, tra Biscotti di pasta frolla con cremoso di conciato romano, tagliolini  con Pomodorini del piennolo, Capperi, Alici e  Colatura di Alici di Menaica, è spuntato l’inedito raviolo con il prezioso legume salernitano preservato dalla rete dei Presidi, nell’insolito ruolo di ripieno. Discutiamo con Marilena sulle modalità di preparazione: I Fagioli Bianchi di Controne, nella  tradizionale cottura, sviluppano una gustosa crema che si addensa naturalmente  per essere poi  saltati  con aglio e olio. Prima di mettere l’impasto nel raviolo la crema va fatta raffreddare,  nel mentre, solo con acqua e farina, sono state create ottime pettole,  capienti per  essere piegate a guisa di raviolo, in cui  vengono posti  i fagioli che, benché  agenti di cremosità, riescono a mantenere la loro solidità grazie alla qualità del prodotto, nella varietà  bianco confettino di forma  tondeggiante.  La buccia del fagiolo di Controne si presta a questa lavorazione, avendo una alta digeribilità ed estrema  delicatezza. La crema di scarola, dai monti tifatini, è ottenuta frullando la scarola  nella sua acqua di cottura e poi saltata con aglio e olio in modo tale anche da essere unita  ai fagioli che hanno, poco prima, subito lo stesso trattamento. Il risultato è un primo piatto prelibato e innovativo fagiolocontronenell’utilizzo di prodotti con grande tradizione, da cucinare, però, solo con questo tipo di fagiolo, date le sue caratteristiche, e con una pettola rigorosamente fatta a mano, la crema di scarola ,infine,  è essenziale anche per il buon equilibrio dolce-amaro che conferisce al complesso degli ingredienti. Con Gino Della Valle discutiamo del vino da abbinare alla scoperta di Marilena: di certo un giovane Pallagrello rosso o un Casavecchia,( Terre del Volturno Igp),  meglio se tra i meno strutturati,  tale da apportare anche un certo grado di freschezza per il  “completamento” del piatto.

La passione,  la grande capacità e, in questo caso la pazienza,  di Marilena e dello staff de “Gli Scacchi”, la si riscontra anche nella perizia che abbiamo visto nell’ opera di  valorizzazione culinaria  di un altro  grande prodotto stagionale: I peperoncini verdi  ( detti anche Puparuoli d’o Sciumm, peperoni del fiume, perché vicini al Volturno) fritti e imbottiti, proprio come i “ cugini” maggiori.

Di Carlo Scatozza

redattore di Campania Slow | Contatto Facebook: http://it-it.facebook.com/people/Carlo-Scatozza/1654720386

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