Si è inaugurata il 23 Giugno la Cantina di Lisandro a Casolla di Caserta, ma più che inaugurazione sarebbe giusto parlare di riapertura, infatti gli eredi di Lisandro hanno deciso di riprendere l’attività del nonno della signora Fusco, consorte ora di Amerigo Bosco patron dell’iniziativa. Lisandro era uno dei più affermati mercanti di vini del casertano dal 1907. In quell’anno, in epoca di fortissime emigrazioni da Terra di Lavoro, Lisandro, con coraggio, apriva una Cantina destinata ad essere per decenni un luogo obbligato di sosta per i viandanti che si trovavano lungo la strada antica di collegamento tra le frazioni pedemontane e Casertavecchia, oltre che il locale della convivialità serale per gli uomini ( allora solo degli uomini) del posto, dove, oltre al vino, si poteva anche mangiare del baccalà per accompagnarlo, mentre ci si narrava le fatiche del lavoro nei campi.
II progetto riprende anche la stessa idea di business di Lisandro, che ha ora come perno la verve imprenditoriale di Amerigo Bosco; Una cantina di “merchant” alla francese che acquista uve e le vinifica, anche con il prezioso contributo di esperti come Sebastiano Fortunato. Ma non solo acquisto di uve, infatti la serata inaugurale ha presentato due chicche del panorama del Pallagrello e del Casavecchia, con vitigni proprio del Podere Bosco, situati nella vocatissima frazione di Caiazzo, San Giovanni e Paolo. Da qui, nascono due bottiglie di Igp Terre del Volturno, il rosso Terzarulo ( omaggio alla botte da 300 litri dell’avo Lisandro) e il Bianco Lancella ( ancora una volta omaggio all’anfora utilizzata per la mescita del vino a tavola). Il primo con uve di Pallagrello nero e Casavecchia, con una gradazione di 13° che promette molto bene nonostante sia ancora troppo giovane ( vendemmia 2012), il secondo con uve di Pallagrello Bianco, in cui i 13° si avvertono davvero poco (ma ci sono tutti), molto gradevole soprattuto nell’abbinamento con il gustoso “cuoppo” di fritti di mare proposto nella serata.Anche il Lancella è vendemmia 2012 e anch’esso tra qualche mese sprigionerà a pieno regime tutti gli aromi e i sentori caratteristici del Pallagrello bianco.Ottimo il rapporto qualità prezzo, 5 € al netto di iva.
Amerigo Bosco non lascia nulla al caso, e, per la ideazione della etichetta, si è affidato ad un comunicatore internazionale di lungo corso, l’italo-americano Edward Rozzo che, rimasto incantato dal Duomo di Casertavecchia, ha elaborato una bella stilizzazione del suo altare per contraddistinguere le produzioni. Per ora sono solo 3500 le bottiglie per ognuno dei due vini, ma numerosi sono i progetti, già in campo, della Cantina di Lisandro, per ampliare la produzione di Terzarulo e Lancella e acquisire altri vitigni. Una bella idea che frulla in testa è dedicarsi anche all’ Asprinio e rendere la Cantina non solo un luogo di acquisto ( la scelta sapiente di Amerigo poggia su un’ antica e capiente cantina a 17 mt di profondità), ma anche riportare in auge quella tradizione di luogo di convivialità che tanta parte ha avuto nella identità delle frazioni pedemontane di Caserta, borghi in cui, oltre alla riscoperta del culto del vino, si dovrebbe anche pensare a come rilanciare la buona produzione autoctona di olio dei monti tifatini, che, con olivi antichissimi e preziosi , resiste all’ inurbazione.
come si arriva alle cantine di lisandro? sono venuta a casolla ma non ho trovato il posto e a tutti quelli che ho chiesto nessuno ha saputo darmi una risposta . possibile mandarmi mail con indirizzo esatto e qualche riferimento? grazie
Salve, è in Via Giaquinto in un portone