Dom. Dic 22nd, 2024

mozzbufcamdop453In seguito alla serie di attacchi che hanno coinvolto il prodotto, il Consorzio  di Tutela della Mozzarella di Bufala Campana DOP ha promosso una conferenza stampa per raccontare il proprio punto di vista su una realtà molto più complessa e variegata di quanto mostrato da alcuni media. L’iniziativa è in programma martedì prossimo 25 giugno a Roma nella sede dell’AICIG di via XX settembre, l’associazione che raggruppa tutte le dop italiane.
CHI HA PAURA DELLA MOZZARELLA DI BUFALA CAMPANA DOP? ( questo il provocatorio titolo della conferenza)
Reportage a senso unico, strane leggi, attacchi ambigui. Cosa c’è dietro questa voglia di infangare uno dei prodotti più amati dagli italiani? Interverranno:

Domenico Raimondo – Presidente Consorzio Mozzarella di Bufala Campana DOP

Antonio Lucisano – Direttore Consorzio Mozzarella di Bufala Campana DOP
Giuseppe Liberatore – Presidente AICIG
Emilio Gatto – Direttore generale della prevenzione e repressione frodi – Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali
Prof. Franco Valfrè – Amministratore organismo controllo DQA

Seguirà degustazione di Mozzarella di Bufala Campana DOP, Prosciutto di Parma DOP, Olio Extravergine di Oliva Chianti Classico DOP, Oliva La Bella della Daunia DOP, Pane di Altamura DOP, Franciacorta DOCG, Chianti Classico DOCG

 

Intanto interviene anche il presidente del comparto caseario di Confartigianato  Pasquale Bellopede “Voglio ricordare che in una recentissima operazione del Corpo Forestale dello Stato (l’operazione «Bufale sicure» ndr) gli stessi magistrati hanno sottolineato che non ci sono pericoli per i consumatori, Inoltre mi preme sottolineare quanto sia mortificante essere trattati sempre come dei criminali, come potrebbe far pensare la colonna sonora del documentario “mutuata” dal film “Il Camorrista” di Tornatore. Il settore della mozzarella Dop è un comparto dai numeri robusti: 170 caseifici, 1500 allevatori con una forza lavoro – tra comparto diretto e indotto – di 15mila addetti e un giro di affari di circa 500 milioni di euro. Viviamo e operiamo in un territorio in guerra civile, il nostro impegno ora è quello di ricostruire e tutelare un’eccellenza universalmente riconosciuta. E proprio per questo riteniamo necessario un atto di responsabilità da parte di tutte le forze in campo  – per evitare di sparare nel mucchio e penalizzare un’intera categoria per colpa di pochissimi produttori.

Di Carlo Scatozza

redattore di Campania Slow | Contatto Facebook: http://it-it.facebook.com/people/Carlo-Scatozza/1654720386

Un pensiero su “Dopo gli attacchi di Servizio Pubblico il Consorzio di tutela della mozzarella di bufala campana dop risponde a Roma con tutte le Dop”
  1. Da campano di TERRA DI LAVORO emigrato al Nord mi ferisce quanto trasmesso da campano Santoro e non solo.
    Mi servo nelle mie scorribande da parenti ed amici nella mia TERRA DI LAVORO di cui sono orgogliosissimo del caseificio La Salicella ( anche se dovrebbe aggiornare i dati telefonici .. Il tel risulta non attivo). A Santoro ed altri campani che denigrano LORO STESSI piacerebbe portarli a Ferrara in una delle piu grandi discariche di’ Europa per fare ammirare i numerosi frutteti piantati a ridosso della discarica con pesche e mele la cui genuinità non viene messa in discussione da Santoro & c. Comunque non abbassiamo la guardia e siamo implacabili con quei pochi mascalzoni che mettono in pericolo famiglie e posti di lavoro. Viva la mozzarella di bufala campana.
    Un terrone che non osa disprezzare il Nord ma che resta fiero delle proprie origini.

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