Ven. Nov 22nd, 2024

whitetreebrewingTra i nuovi arrivi nel panorama della birra artigianale campana, proviamo  le produzioni di White Tree, una etichetta frutto della passione per la birra artigianale dei fratelli  Fabio e Sergio Landolfi, coadiuvati da Gianmarco Scalera, tre professionisti casertani che da decenni “si facevano” in casa la propria birra. Anni di prove, affinamento di tecniche, studi,  assaggi collettivi con amici ed esperti,  prima del lancio definitivo sul mercato delle prime bottiglie targate White Tree ( in omaggio al Gondor del Signore degli Anelli, altra loro grande passione). L’esordio è avvenuto lo scorso autunno, con due bottglie da 500 ml, quando hanno visto la luce Cheritra, una california common style, dalla alta gradazione alcolica (8%), ed Easy Rye, con malto di segale. Cheritra deve il nome alla farfalla indiana del genere common imperial Cheritra, che campeggia elegantemente nell’etichetta. L’abbiamo provata con formaggi e pollo, un abbinamento davvero giusto che esalta molti sentori di frutti gialli e caramello, in cui si notano i luppoli europei che danno la giusta nota d’amaro. Esaltata dal caldo e della frittura di pesce che avevamo davanti, abbiamo particolarmente appezzato Easy Rye, un prodotto non certo usale nel panorama delle birre artigianali della Campania.  Rye sta per Segale,  ed infatti, nella etichetta star & stripes, il casco stilizzato ci riporta al film easy rider che si unisce al malto di segale (al 20% della brassatura) che fornisce una tonalità ambrata con riflessi di rame, e  una buona quantità di Luppolo Cascade, quello dell’ Oregon , e base di molte creazioni in birrifici d’oltreoceano. All’ attacco avvertiamo un  leggerissimo sentore agrumato per un finale asciutto che fa quasi dimenticare la già bassa gradazione alcolica (5%), il malto di segale è piaciuto molto anche a coloro i quali ( piccolo test con chi mi ha seguito nella degustazione) non hanno particolare predilezione per gli alcolici in generale, per via degli effetti di pesantezza dopo aver bevuto birre di comune uso commerciale. In conclusione:  una ottima birra per l’estate, dissetante e,  servita abbastanza fredda, l’ideale per pranzi di pesce o barbecue in compagnia.

I promotori di White Tree Brewing Co. , per ora, affidano le loro originali ricette, in cui non tutto è affidato al luppolo,  ai processi di lavorazione e imbottigliamento del Birrificio Sannita di Campobasso, ma non nascondono i loro sogni: Un birrificio in proprio e un Pub dedicato alla Birra artigianale e ai prodotti tipici campani nella città della Reggia. Buona, ma con ancora grandi possibilità di crescita, la diffusione della distribuzione presso i pub e i ristoranti della Campania e non solo. Il costo per bottiglia, 4 €, è davvero molto competitivo, per due birre assolutamente non “banali” e  con la potenzialità di andare ben  oltre il bacino dei tradizionali amanti della birra.

Di Carlo Scatozza

redattore di Campania Slow | Contatto Facebook: http://it-it.facebook.com/people/Carlo-Scatozza/1654720386

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