Ven. Nov 22nd, 2024

mela annurca igp Mela Annurca: agli agricoltori devono essere pagati almeno 80 centesimi il chilogrammo affinché la produzione possa essere remunerativa. E il presidente del Consorzio Igp lancia un allarme: occorre rivedere il disciplinare di produzione. Sono alcuni dei temi scaturiti sabato mattina durante il convegno organizzato nel’ambito della fiera Agrosud, manifestazione del settore agricolo che si conclude oggi all’Oltre Mare di Napoli.

“Il disciplinare di Identificazione geografica protetta – ha affermato Giuseppe Giaccio, presidente del Consorzio di tutela Melannurca Campana – è da rivedere in quanto non è più in linea con la produzione. Le tecniche produttive tradizionali vanno mantenute, ma occorre adeguarsi ai moderni impianti che prevedono un numero maggiore di piante per ettaro”.

Di tutta la produzione campana di mela Annurca, solo il 20 per cento si fregia dell’Igp. “Occorre uscire dall’autoreferenzialità – ha detto Gennarino Masiello, presidente regionale Coldiretti – e far conoscere il nostro prodotto anche fuori dai mercati locali”.

Il prodotto tradizionale è unico al mondo: le mele, raccolte a metà settembre, vengono stese nei “melai” in modo che acquisiscano una colorazione rossa, intensa e uniforme. Dopo 8 giorni, ogni mela viene girata a mano. L’esposizione al sole dura in tutto 12-15 giorni. Le mele sono appoggiate, in genere, su un letto di trucioli, mentre una rete ombreggiante nera le protegge dai raggi solari diretti.

L’assessore regionale all’Agricoltura, Daniela Nugnes, anche ieri presente in fiera, ha ribadito che porterà le istanze dei produttori in Ministero: “Riguardo al disciplinare Igp – ha detto l’assessore – non subiremo decisioni, ma affronteremo un confronto costruttivo che vada a soddisfare nel migliore dei modi il mondo produttivo”.

E circa il prezzo, il presidente Giaccio è stato chiaro: “I costi di produzione fino alla raccolta compresa sono di 50 centesimi il chilogrammo. Poi vanno aggiunti 30 centesimi per l’arrossamento nei melai: se ci pagano meno di 80 centesimi il chilo, siamo in perdita”.

Di Carlo Scatozza

redattore di Campania Slow | Contatto Facebook: http://it-it.facebook.com/people/Carlo-Scatozza/1654720386

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