Ven. Nov 22nd, 2024

images-32Un nuovo vino da meditazione arricchisce la gamma delle etichette prodotte dall’azienda vinicola Villa Matilde a partire da Marzo 2013. Nasce Deìra, vino passito ottenuto da uve Aglianico. Un rosso cupo e profondo, al naso molto intenso, che si apre alla degustazione con sentori di frutti di bosco, fichi secchi e marasca. Un inedito concentrato di Campania, che aggiunge un nuovo tassello per Villa Matilde nell’impegno profuso nella valorizzazione dell’antico Ager Falernus amato dai Romani.

“Per oltre sette anni abbiamo affinato e accudito con cura per voi le prime 700 bottiglie numerate di Deìra. Dal marzo questa nuova essenza delle nostre terre sarà disponibile per la degustazione e la vendita esclusivamente nel nostro centro aziendale a Cellole.  È il nostro omaggio alla terra a cui Villa Matilde deve la sua fondazione; è  una chicca per intenditori e amanti di vini di qualità”. Maria Ida e Salvatore Avallone, proprietari di Villa Matilde.

Deìra è un passito ottenuto dalle uve dei vigneti della Tenuta San Castrese di Sessa Aurunca. Qui i grappoli vengono lasciati appassire sulle viti fino a metà novembre e, una volta raccolti, l’appassimento naturale prosegue su appositi graticci fino alla sgranellatura manuale degli acini e alla successiva pigiatura con lenta fermentazione. Il vino riposa in barrique per 48 mesi a cui fa seguito un ulteriore affinamento in bottiglia.

Il nome Deìra deriva dalla mitologia greca: Deìra era la madre di Eleusi, eroe dell’omonima potente città-stato, sede di riti misterici. Eleusi è anche l’altro passito di Villa Matilde prodotto da uve Falanghina, vincitore di numerosi premi e riconoscimenti.

Qualità, cultura del territorio e della tradizione, rispetto dell’Ambiente e uno sguardo spalancato sull’innovazione sono oggi i punti di forza di Villa Matilde. L’aver riportato in vita l’antico Falerno e la grande attenzione prestata al territorio e ai vitigni autoctoni pongono i vini Villa Matilde nel solco di una robusta tradizione; la ricerca costante, il ricorso a tecnologie all’avanguardia, colorano la tradizione con un’innovazione intelligente e dinamica.

Di Carlo Scatozza

redattore di Campania Slow | Contatto Facebook: http://it-it.facebook.com/people/Carlo-Scatozza/1654720386

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