Sab. Nov 2nd, 2024

pacueScatta una piccola rivoluzione nel mondo della certificazione dei prodotti alimentari di qualità Ue, un sistema che ‘protegge’ e valorizza molte specialità tipiche italiane. Con l’entrata in vigore del regolamento Ue approvato lo scorso autunno si dimezzano – passando da un anno a sei mesi – i tempi entro i quali la Commissione europea dovrà esaminare le richieste di registrazione finalizzate all’ottenimenti dei marchi Dop (Denominazione di origine protetta, come la mozzarella di bufala campana), Igp (Indicazione geografica protetta, come il vino Terre del Volturno) e Stg (Specialità tradizionale garantita come la pizza napoletana).

Inoltre, nasce un’etichetta ‘ad hoc’ destinata a tutelare i prodotti della montagna e si rafforzano le tutele in favore di prodotti ‘originali’ e contro le imitazioni. Per ottenere la ‘certificazione’ europea bisognerà infatti dimostrare che l’alimento in questione è sul mercato da almeno 30 anni.

La soddisfazione del Ministro delle Politiche Agricole per lo sventato pericolo sulla Pac: “Anche in un anno di crisi economica il mondo dell’agricoltura e della pesca italiano si dimostra capace di investire e sfruttare al meglio le opportunità messe a disposizione dai fondi europei. Per i Psr nel 2012, infatti, il sistema Italia ha brillantemente superato la prova del disimpegno, oltrepassando l’obiettivo stabilito dalle norme comunitarie per evitare qualsiasi forma di penalizzazione finanziaria. Abbiamo evitato il disimpegno automatico anche delle risorse del Fondo europeo della pesca. Un risultato fondamentale in questo momento, perché ci consente da un lato di sostenere l’economia agricola e della pesca in una fase così delicata, dall’altro di proseguire con le carte in regola le trattative sulla riforma della Pac e del FEAMP 2014-2020 a Bruxelles”.

Così il Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali, Mario Catania, ha commentato i dati della spesa dei Programmi di sviluppo rurale (Psr) e del Fondo europeo della pesca (Fep) nel 2012.

“Sono particolarmente soddisfatto per il lavoro compiuto in stretta cooperazione tra Ministero, Regioni, Agea e Organismi pagatori, che specialmente negli ultimi due mesi dell’anno ha consentito di imprimere una forte accelerazione all’attuazione dei Psr, grazie anche alla formazione di una task force ministeriale ad hoc”.

Di Carlo Scatozza

redattore di Campania Slow | Contatto Facebook: http://it-it.facebook.com/people/Carlo-Scatozza/1654720386

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