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Mondo-AglianicovertGrande interesse per il Convegno “La storia dell’Aglianico e delle viti”, organizzato dall’Università degli Studi Federico II di Napoli.

Continuano gli incontri di approfondimento previsti dal programma la cinque giorni (dal 13 al 17 Dicembre 2012) dedicata all’universo che ruota attorno al vino Aglianico. La storia di questo vitigno di origine greca, considerato un autoctono a tutti gli effetti, è stata al centro di un interessante Convegno organizzato dall’Università degli Studi Federico II di Napoli, dal titolo “La storia dell’Aglianico e delle viti”, introdotto da Simone Ottaiano, Addetto Stampa della manifestazione fieristica e coordinato dal Prof. Luigi Frusciante, Presidente del Corso di Laurea in Viticoltura ed Enologia – Università degli Studi di Napoli Federico II, che ha la propria sede distaccata nella città di Avellino.

Dopo aver presentato la ricca offerta formativa del Corso di Laurea, il cui scopo è la creazione di figure professionali nel settore dell’enologia capaci di operare direttamente sul territorio, Luigi Frusciante si è soffermato sulla necessità di “comunicare i risultati raggiunti dalle eccellenti produzioni enologiche locali, frutto anche delle ricerche condotte dalle istituzioni universitarie, che meriterebbero maggiore divulgazione presso il grande pubblico, anche attraverso azioni mirate che presuppongono la presa di coscienza da parte degli stessi abitanti della Campania delle potenzialità e della qualità dei vini prodotti sul territorio regionale”.

Ha fatto seguito l’intervento della Dott.sa Angelita Gambuti, ricercatrice, dal titolo “L’Aglianico: straordinario e versatile vino campano”, che ha affrontato proprio le cause della diversità delle varie tipologie di aglianico, dovute essenzialmente al territorio dove i vitigni vengono coltivati.

Ha chiuso l’incontro l’intervento del Dott. Riccardo Aversano, ricercatore esperto di genetica, dal titolo “Sviluppo di impronte genetiche per l’identificazione varietale della vite”, che ha affrontato il tema della versatilità del vitigno Aglanico dal punto di vista genetico. Il convegno, che si è svolto in contemporanea con la presentazione del libro “Sermo Civilis” del Prof. Aniello Montano, si è chiuso con le domande e gli interventi del pubblico presente, che ha risposto con grande interesse agli stimoli lanciati dal dibattito.

Di Carlo Scatozza

redattore di Campania Slow | Contatto Facebook: http://it-it.facebook.com/people/Carlo-Scatozza/1654720386

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