Sab. Nov 2nd, 2024

Dal 19 al 21 Ottobre  Palma Campania mostrerà con orgoglio gli antichi mestieri e tutte le attività artigianali e professionali legate all’importante tradizione agricola di questi luoghi. In un momento storico in cui l’industria al Sud ha deluso e fallito, i palmesi rivendicano e promuovono la propria identità contadina. C’è un certo ritorno dei giovani all’agricoltura e qui si è deciso di cogliere questo segnale di speranza e
di sviluppo.
L’evento mira a rinsaldare il rapporto tra le nuove generazioni e le tradizioni locali di matrice agricola, ritenute da molti un rilevante motore per l’economia del territorio in questo momento di grande incertezza per il futuro dei giovani.

La Festa delle Tradizioni Contadine farà rivivere, anche se solo per un week end, le antiche ricette, il tradizionale uso dei prodotti della terra, le tecniche artigianali che un tempo erano la principale fonte di ricchezza dell’agro nolano.
Gli artigiani del settore illustreranno metodi e tecniche di conservazione degli alimenti utilizzati in passato dai contadini, come l’arte della cottura sotto cenere, le conserve sott’olio, le passate di pomodoro fatte in casa. Si mostrerà l’uso della farina di grano giallo in sostituzione della pasta e grande spazio sarà riservato ai legumi che nelle campagne costituivano la fonte principale di carboidrati e proteine.

Particolare attenzione sarà data ai prodotti di stagione tipici di questo areale. Noci e nocciole sono ancora molto famosi, come anche le legna sante (caki o loti),la zucca napoletana, i pomodori del piennolo. I macellai rievocheranno soppressate e pancette artigianali, i fornai sfoggeranno l’arte del pane cotto a fascine, della pizza chiena e del vascuotto. Sfileranno tra Piazza Mercato e Piazza De Martino maniscalzi, sarti, intrecciatori di aglio, funari, scalari, carrettieri, ammula forbici, vottari, carrettieri, potatori, casari, pastori e tante altre figure legate all’agricoltura ancora vive a Palma Campania.

Domenica sera il cuoco locale Pietro Parisi farà assaggiare al pubblico le sue montanare, piccole pizze fritte tipiche dei giorni di festa, al lievito fujuto. Illustrerà la tecnica di lievitazione senza l’impiego di alcun tipo di lievito. Il giovane cuoco utilizza un blend fatto di liquido di filatura della mozzarella e di acqua di governo della stessa.

Di Carlo Scatozza

redattore di Campania Slow | Contatto Facebook: http://it-it.facebook.com/people/Carlo-Scatozza/1654720386

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