Ven. Nov 22nd, 2024

Il protagonista della 38° edizione di Vinestate a Torrecuso ? Il vino, Aglianico e Falanghina innanzitutto che quest’anno si presentano con la fascetta docg ai fedeli e nuovi appassionati di un territorio che si fa esperienza, che si sintetizza e si racconta nelle esperienze dei  produttori, di coloro che presidiano il territorio da generazioni e che tra passaggi di testimoni, crisi economiche e culturali, proseguono comunque il cammino di un’esperienza che si fa vino.

Dopo le varie incursioni fuori provincia e l’interessante gemellaggio con  Taurasi e Vulture, che prima dell’importante appuntamento di Torino col al Salone del Gusto  si ripeterà anche a Torrecuso, l’Associazione Produttori Aglianico del Taburno, è come sempre presente e in prima linea e in gran forma nell’organizzazione di questa importante edizione di VinEstate per festeggiare “in casa” le prime bottiglie docg.

Fattoria la Rivolta, Cav. Mennato Falluto, Cantine Iannella Antonio, Cantina del Taburno, Torre del Pagus, Fontanavecchia, Il Poggio, Taburni Domus, Torre a Oriente, Torre dei Chiusi, La Fortezza e Terre D’Aglianico, queste le aziende che a Torrecuso da venerdì 31 agosto a domenica 2 settembre accoglieranno esperti e curiosi del mondo del vino.

Pochi fronzoli, dunque, poco altro (cibo si!) ma soprattutto VINO  “parlato” negli incontri tecnici sul tema della docg….”degustato” attraverso la guida di esperti  o semplicemente ”bevuto” chiacchierando agli stand delle cantine.

“Si, perché è questo lo spirito che non dovrà mai perdere secondo noi questa manifestazione” – sostiene Patrizia Iannella, presidente dell’associazione che raggruppa i principali produttori ricadenti nell’area del Taburno – “ovvero il rapporto diretto tra i consumatori e i produttori che davanti a un calice del proprio vino raccontano della fatica e dell’amore che c’è dietro la produzione prima in vigna e poi in cantina ma anche nei palazzi, dove si  è  lavorato per ottenere la ‘garantita’ che è una conquista soprattutto per i consumatori oltre che per chi produce attenendosi strettamente a canoni di qualità e serietà”.

Di Carlo Scatozza

redattore di Campania Slow | Contatto Facebook: http://it-it.facebook.com/people/Carlo-Scatozza/1654720386

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