Nei primi sette mesi del 2012 si sono verificati in Campania già trecentosettasette incendi, più del doppio rispetto allo stesso periodo dello scorso anno.
E’ quanto stima la Coldiretti sulla base di un’analisi sui dati provvisori del Corpo Forestale dello Stato e di un monitoraggio sul territorio regionale, dove sono andati distrutti almeno mille e trecento ettari di cui mille e cento ettari di superficie boscata e duecento di superficie non boscata, anche se la cifra sembra destinata a salire.
Un fenomeno senza dubbio favorito dalle alte temperature e dalla siccità, ma anche dell’avanzare della superfici forestali che è avvenuto in parte a danno dei terreni agricoli, con l’abbandono delle aree rurali da parte dell’uomo che mette a rischio la sostenibilità del territorio per frane e incendi.
Secondo l’ultimo Inventario Nazionale del Corpo Forestale dello Stato, le superfici forestali in Campania interessano un totale di 289.068 ettari, pari al 21,26% della superficie territoriale regionale e al 4,2% della superficie boscata nazionale.
Da qui la proposta di Coldiretti di un maggior coinvolgimento degli agricoltori, specie quelli che operano nelle aziende montane.
Occorre, in altre parole, cogliere le opportunità offerte dalla legge di orientamento che invita le pubbliche amministrazioni a stipulare convenzioni con gli agricoltori per lo svolgimento di attività funzionali “alla salvaguardia del paesaggio agrario e forestale” anche attraverso l’utilizzo di mezzi meccanici agricoli”.
Intanto la Coldiretti ha elaborato un decalogo per combattere gli incendi.
La prima regola per evitare l’insorgenza di un incendio nel bosco è quella di evitare di accendere fuochi non solo nelle aree boscate, ma anche in quelle coltivate o nelle vicinanze di esse, mentre nelle aree attrezzate, dove è consentito, occorre controllare costantemente la fiamma e verificare prima di andare via non solo che il fuoco sia spento, ma anche che le braci siano completamente fredde.
Soprattutto nelle campagne, precisa la Coldiretti, non gettare mai mozziconi o fiammiferi accesi dall’automobile e nel momento in cui si è scelto il posto dove fermarsi verificare che la marmitta della vettura non sia a contatto con erba secca che potrebbe incendiarsi.
Inoltre non abbandonare mai rifiuti o immondizie nelle zone boscate o in loro prossimità e in particolare, evitare la dispersione nell’ambiente di contenitori sotto pressione (bombolette di gas, deodoranti, vernici, ecc.) che con le elevate temperature potrebbero esplodere o incendiarsi facilmente.
Nel caso in cui venga avvistato un incendio non prendere iniziative autonome, ma occorre mantenersi sempre a favore di vento evitando di farsi accerchiare dalle fiamme per informare tempestivamente le autorità responsabili a partire dal Corpo forestale (1515) o dai vigili del fuoco (115).
Dal momento che un elevato numero degli incendi è opera di piromani o di criminali interessati alla distruzione dei boschi, occorre collaborare con la Forestale e con i corpi di Pubblica sicurezza per fermare comportamenti sospetti o dolosi favoriti dallo stato di abbandono dei boschi nazionali.
Ed ecco il decalogo salva boschi della Coldiretti:
1.Evitare di accendere fuochi non solo nelle aree boscate, ma anche in quelle coltivate o nelle vicinanze.
2.Nelle aree attrezzate controllare la fiamma, evitando di accendere fuochi in giornate di vento.
3.Prima di andare via verificare non solo che il fuoco sia spento, ma anche che le braci siano fredde.
4.Non gettare mai – afferma la Coldiretti – mozziconi o fiammiferi accesi dall’automobile e verificare che la marmitta dell’automobile non sia a contatto con erba secca che potrebbe incendiarsi.
5.Non abbandonare rifiuti o immondizie nelle zone boscate o in loro prossimità. In particolare, evitate la dispersione nell’ambiente di contenitori sotto pressione (bombolette di gas, deodoranti, vernici, ecc.) che con le elevate temperature potrebbero esplodere o incendiarsi facilmente.
6.Se si avvista un incendio – suggerisce la Coldiretti – non prendere iniziative autonome, ma mantenersi sempre a favore di vento evitando di farsi accerchiare dalle fiamme.
7.Informare Corpo forestale (1515) o Vigili del fuoco (115) o anche Polizia, Carabinieri, Prefettura, Comune. 8.Essere precisi sul luogo dove si è sviluppato l’incendio perché la lotta contro il fuoco è contro il tempo.
9.Un elevato numero degli incendi è opera di piromani o di criminali interessati alla distruzione dei boschi, collaborare con la Forestale e con i corpi di Pubblica sicurezza nella segnalazione di comportamenti sospetti.
10.Date il vostro contributo – consiglia la Coldiretti – a una corretta informazione sulla prevenzione degli incendi: una cittadinanza più attenta e cosciente permette un maggiore controllo del territorio.