Ven. Nov 22nd, 2024

A pochi giorni dalla pubblicazione delle note relative alle modifiche del disciplinare di produzione e dopo una serie di attacchi, il Consorzio di Tutela della Mozzarella di Bufala Campana DOP prende atto della necessità di chiarire alcuni elementi della vicenda e lo fa attraverso le parole di Antonio Lucisano, Direttore del Consorzio.

“Sconcerta innanzitutto notare come, dietro queste critiche, si noti una mancanza di conoscenza su quello che è il ruolo effettivo di un Consorzio – è l’esordio di Lucisano – che non è un sindacato e opera su delega istituzionale del Ministero e che ha tra i suoi compiti quello di rappresentare l’intera filiera. Cosa che noi del Consorzio di Tutela della Mozzarella di Bufala Campana DOP facciamo in modo capillare al punto che siamo l’unico Consorzio ad avere istituito un comitato paritetico dove sono rappresentati in egual misura allevatori e trasformatori”.

Ed è stato proprio il comitato paritetico a proporre le modifiche che sono state poi approvate con una schiacciante maggioranza costituita dai voti dei trasformatori e degli allevatori.
“Desta quindi un certo stupore – sottolinea Lucisano – notare ora una levata di scudi da parte di alcuni che, non essendo riusciti a far eleggere dei propri rappresentanti all’interno del sistema consortile, stanno ora attaccandoci in nome degli allevatori, senza tener conto del fatto che gli stessi allevatori, in sintonia con i trasformatori, hanno elaborato e quindi approvato all’unanimità queste modifiche”.

Modifiche che, come già spiegato in più di un’occasione dai vertici del Consorzio, sono volte non solo a garantire una sempre maggior qualità del prodotto ma anche a stabilire un rapporto chiaro e profondo tra allevatori, trasformatori e consumatori.
“In questi giorni purtroppo abbiamo letto dichiarazioni che lasciano basiti – continua il Direttore del Consorzio – Qualcuno ha parlato di abbassamento della qualità laddove con le modifiche noi imponiamo ai trasformatori di acquistare solo e unicamente latte bufalino fresco, proveniente da animali dell’area DOP. Abbiamo lavorato proprio per far sì che la DOP diventi sempre più un valore aggiunto che distingua il prodotto certificato dagli altri. Abbiamo previsto in tal senso anche un regolamento di uso del marchio che rappresenta un’altra grande forma di tutela per il consumatore”.

Il Consorzio tiene soprattutto a chiarire la vicenda del “congelamento” della cagliata.
“Su questo argomento abbiamo sentito delle interpretazioni davvero bizzarre – prosegue Lucisano – quasi sempre venate da una buona dose di demagogia. In realtà nelle nostre modifiche non si parla mai di “congelamento”. Semplicemente il Consorzio, che ha anche un fondamentale ruolo di controllo sui flussi del prodotto sul mercato, ha ritenuto giusto offrire la possibilità ai trasformatori di creare una sorta di “polmone” all’interno della propria azienda, condizionando la cagliata, proprio per far meglio fronte alle esigenze del mercato e agli esuberi periodici di latte. Su questo si è creato un malinteso, non so quanto voluto, su cui qualcuno continua a giocare. E forse si dovrebbe indagare sui motivi che spingono alcune parti a prendere delle posizioni che danneggiano per prime le categorie che loro dicono di difendere”.

A questo proposito è netta la posizione del Consorzio di fronte alle recenti accuse di aver indotto i trasformatori a rescindere i contratti con gli allevatori, “colpevoli” di aver appunto avanzato dubbi sulla bontà del nuovo disciplinare.
“Non è affatto così – chiarisce Antonio Lucisano – Tutti sanno che i contratti scadono a ottobre e che se entro 90 giorni dalla scadenza non arriva la disdetta si intendono tacitamente rinnovati. Il clima di incertezza che si è verificato in seguito a questi attacchi, ha semplicemente portato alcuni trasformatori a cautelarsi non rinnovando i contratti con gli allevatori, proprio in attesa di vedere gli sviluppi dell’intera vicenda. Non siamo quindi noi a determinare questa situazione, quanto piuttosto coloro che hanno scatenato una crociata senza motivo. Compresi alcuni deputati della Repubblica che ci muovono appunti che francamente denotano una assoluta mancanza di conoscenza sulla materia. I numeri del Consorzio sono sul nostro sito: se questi signori avranno la bontà di chiamarci, spiegheremo loro come stanno esattamente le cose. Il Consorzio agisce per il bene di tutti gli attori della filiera e ha il solo interesse di salvaguardare la qualità, la tracciabilità e il valore del nostro prodotto. Per qualcuno questo rappresenta materia di discussione per un giorno ma per noi è storia, passione e vita”.

Di Carlo Scatozza

redattore di Campania Slow | Contatto Facebook: http://it-it.facebook.com/people/Carlo-Scatozza/1654720386

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