Lun. Dic 23rd, 2024

Arriva l’estate e cresce l’attenzione per la pelle, per la sua protezione dal sole e per il suo aspetto estetico. Tutti ormai sanno che i raggi del sole possono avere effetti positivi e negativi: l’esposizione al sole aiuta a “fissare” il calcio nelle ossa, ma non è consigliato stare al sole per tempi prolungati e nelle ore più calde. Non tutti sono però consapevoli della grande importanza che le abitudini alimentari possono avere nel mantenere la pelle sana e “giovane”.

Un maggiore consumo di frutta, verdura ed acqua giova molto all’estetica della pelle conferendole colore (sfumature rosse e gialle) e tonicità. L’apporto di carotenoidi (contenuti principalmente in frutta e ortaggi di colore giallo-arancio, ma anche in fegato, uova, latte e latticini) è associato a una tonalità più gialla della pelle, esteticamente piacevole. L’introduzione di vitamine combatte l’invecchiamento della pelle e l’idratazione la mantiene elastica e morbida (si veda anche la recente pubblicazione sul rapporto tra alimentazione ed estetica, “You are what you eat”, apparsa sulla nota rivista scientifica americana PLoS ONE).

Cosa fanno gli italiani per mantenere giovane e sana la propria pelle? Un recente studio dell’Osservatorio Nutrizionale Grana Padano (composto da medici e dietisti, vedi scheda di seguito) ha analizzato le abitudini alimentari di un campione di circa 4000 persone, di età compresa tra i 18-40 anni, e di circa 4000 persone con età superiore ai 40 anni, distinguendo tra uomini e donne, per valutare il consumo di frutta e verdura e l’assunzione di acqua.

Dall’indagine è emerso che le donne tra i 18-40 anni introducono una quantità maggiore di carotenoidi rispetto agli uomini di pari età, assumendo in media al giorno 780 mcg (microgrammi) di alfa-carotene e 5478 mcg di beta-carotene, contro rispettivamente i 677 mcg (alfa carotene) e 4807 mcg (beta carotene) degli uomini. Per gli individui sopra i 41 anni, invece, le quantità introdotte sono lievemente superiori rispetto ai più giovani di età e sono simili per entrambi i sessi.

Il fabbisogno di vitamina C in entrambi i sessi e in tutte le fasce d’età risulta soddisfatto perché se ne introducono in media 140 mg al giorno. Ma le porzioni di frutta rimangono mediamente 1,5 al giorno, il 50% in meno rispetto alle quantità consigliate (tre porzioni al giorno). Per quanto riguarda la verdura, il campione analizzato ne assume mediamente 2 porzioni al giorno, cioè la quantità giornaliera consigliata.
Dallo studio emerge, infine, che si beve poca acqua: le donne ne bevono in media 1 litro al giorno, gli uomini poco più (1,2 litri al giorno), quindi non si raggiunge ancora la quantità di acqua raccomandata, cioè un litro e mezzo al giorno.

“L’acqua è importante per il nostro organismo – spiega la dott.ssa Michela Barichella responsabile della Struttura di Dietetica e Nutrizione Clinica ICP di Milano e presidente di Brain and Malnutrition in Cronic Deseases – è fondamentale mantenere uno stato di idratazione adeguato. La quantità consigliata è 1,5 litri di acqua al giorno, ma quando fa molto caldo, e si suda, dobbiamo aumentarne l’apporto. Le persone spesso non sentono lo stimolo della sete: bisogna quindi abituarsi a bere di più, durante la giornata. Per quanto riguarda l’importanza nutrizionale del beta carotene, non solo è un precursore della vitamina A, ma previene disturbi agli occhi come la cosiddetta ‘cecità notturna’ e può prevenire le scottature solari nei soggetti con pelli sensibili”.

Lo studio dell’Osservatorio nutrizionale evidenzia anche che i fumatori rappresentano circa il 15% del campione analizzato e gli esperti sottolineano l’influenza negativa del fumo sulla pelle, poiché aumenta i radicali liberi e favorisce l’invecchiamento cellulare.

Di Carlo Scatozza

redattore di Campania Slow | Contatto Facebook: http://it-it.facebook.com/people/Carlo-Scatozza/1654720386

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.