Lun. Nov 18th, 2024

Moria delle Api: vietato l’uso del pesticida “Cruiser” della Syngenta venduto anche in Italia. Uno studio dimostra l’impatto di questo prodotto sulla mortalità delle API. Usato per  il trattamento di vaste coltivazioni tra cui la colza è stato interdetto dal ministero dell’Agricoltura francese

Il Ministero dell’Agricoltura Francese si è espresso il 1° giugno in favore di un divieto della commercializzazione ed uso del pesticida Cruiser prodotto dal gruppo agroalimentare svizzero Syngenta. Uno studio recente ha dimostrato il devastante impatto del pesticida sulle api. Tuttavia, i risultati delle ricerche non sarebbero ancora stati resi noti ai cittadini. Utilizzato per la colza, sul Cruiser aleggia il sospetto che possa essere una causa della mortalità delle api. Syngenta dispone ora di 15 giorni per prendere posizione sulla decisione.

Il “Cruiser” è un potente insetticida utilizzato per il trattamento di vaste coltivazioni che  combatte la presenza di insetti dannosi per le colture che possono ridurre significativamente la produttività e la qualità di piante e raccolti.

Dal 2008 la sua commercializzazione era ammessa in Francia attraverso autorizzazioni valide 12 mesi che venivano rinnovate.

Se l’ape scomparisse dalla terra, all’umanità resterebbero quattro anni di vita; niente più api, niente più impollinazione, niente più piante, niente più animali, niente più esseri umani. A lungo considerata solo un’ipotesi, la frase attribuita ad Albert Einstein, da qualche anno, si sta rivelando molto vicina alla realtà. La morìa delle api che si è verificata in questi ultimi anni in tutto il mondo, ha raggiunto infatti la dimensione di una vera ecatombe, tanto da mettere a repentaglio l’intera agricoltura mondiale. E’ sopratutto per questo motivo che lo Sportello dei diritti chiede un intervento urgente al Ministro dell’Agricoltura affinchè anche in Italia  ne sia vietata la commercializzazione e l’uso come nella maggioranza degli altri paesi europei dove il prodotto è invece vietato. E’ infatti considerato una possibile causa della diminuzione del numero delle api.

La notizia ci è arrivata da Giovanni d’Agata, nostro lettore, dello sportello dei diritti di Lecce.

Di Carlo Scatozza

redattore di Campania Slow | Contatto Facebook: http://it-it.facebook.com/people/Carlo-Scatozza/1654720386

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