Sab. Nov 2nd, 2024

L’appuntamento, previsto per domenica 27 maggio, affascinerà i visitatori con il percorso che si svolgerà nell’antico ossario sito nel cuore del Rione Sanità, nella zona scelta per la necropoli pagana e più tardi per i cimiteri cristiani. Il sito conserva da almeno quattro secoli i resti di chi non si poteva permettere una degna sepoltura e delle vittime delle grandi epidemie che hanno più volte colpito la città. In quest’area erano dislocate numerose cave di tufo, utilizzate fino al 1600, per reperire il materiale costruttivo. Lo spazio delle cave di tufo fu usato a partire dal 1656, anno della peste, flagello che provocò almeno trecentomila morti, fino all’epidemia di colera del 1836. A tali resti si aggiunsero anche le ossa provenienti dalle cosiddette “terresante” (le sepolture delle chiese bonificate dopo il decennio francese). Il canonico Andrea De Jorio racconta che verso la fine del Settecento tutti quelli che avevano i mezzi lasciavano disposizioni per farsi seppellire nelle chiese. Qui però spesso non vi era più spazio sufficiente, accadeva, allora, che i becchini ponevano i defunti in una delle tante cave di tufo. Tuttavia, in seguito alla improvvisa inondazione di una di queste gallerie, i resti vennero trascinati all’aperto, allora le ossa furono ricomposte nelle grotte ed il luogo restò destinato ad ossario della città. Oggi si possono contare 40.000 resti, ma si dice che sotto l’attuale piano di calpestio vi siano compresse ossa per almeno quattro metri di profondità, ordinatamente disposte, all’epoca, da becchini specializzati. Alla fine della visita, i partecipanti saranno premiati dagli operatori dell’associazione con un dono goloso.

L’ Appuntamento con gli operatori Siti Reali è alle 11.00 all’ingresso della chiesa di Santa Maria alla Sanità (o chiesa di San Vincenzo). La prenotazione è obbligatoria e va effettuata entro venerdì 23 marzo. E’ previsto un contributo organizzativo.

info e prenotazioni: 081/6336763 – 392 2863436 – cultura@sitireali.it

Di Carlo Scatozza

redattore di Campania Slow | Contatto Facebook: http://it-it.facebook.com/people/Carlo-Scatozza/1654720386

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