Ven. Nov 22nd, 2024

La Scuola di Cucina Professionale, con accreditamento regionale, Dolce&Salato di Maddaloni “sforna” dieci nuovi chef, che Lunedì 2 Aprile alle Ore 12 saranno sotto esame per poi essere inseriti, dalla scuola stessa, nel mondo del lavoro.

“Si è conclusa con grande soddisfazione – spiegano Giuseppe Daddio e Aniello Di Caprio della Scuola di Cucina Dolce&Salato di Maddaloni – la quarta edizione del master professionale, con il quale siamo riusciti ad inserire dieci nuovi chef nel mondo della ristorazione di qualità. Infatti i colleghi inizieranno a lavorare subito dopo l’esame, grazie alla partnership che la scuola ha avviato con variestrutture del settore Ho.Re.Ca. in ambito nazionale, con stage della durata di 3 mesi”.

Dieci nuovi addetti ai lavori, che da gennaio, per tre mesi per un totale di 500 ore, sono stati impegnati con corsi teorici e pratici, dall’evoluzione della gastronomia italiana dagli anni ottanta ad oggi, conoscenza delle materie prime, basi di cucina e pasticceria, classica e moderna, la spesa, manipolazione del cibo, metodo di conservazione, discipline alimentari igienico sanitarie e management ristorativo – alberghiero.

Tra i docenti interni da rilevare i nomi dello chef Giuseppe Daddio, il pasticciere Aniello Di Caprio e lo chef tutor Angelo Guida. Tra gli esterni nomi prestigiosi del panorama gastronomico Nazionale, tra cui gli stellati Enrico Cerea (Da Vittorio a Bergamo, due stelle Michelin), Oliver Glowig (Glowig di Roma, due stelle Michelin) e Alfonso Caputo (Taverna del Capitano di Nerano, due stelle Michelin).

Grandi esperi di materie prime e tecniche d’avanguardia hanno formato gli allievi, che Lunedì 2 Aprile saranno esaminati da una commissione di esperti del settore: Franco Buononato e Santa di Salvo di Il Mattino, Carmela Rita Abagnale, consigliere Nazionale Slow Food, Vincenzo D’Antonio, della rivista Italia a Tavola.

La commissione oltre ad esaminare i nuovi chef, si confronterà su temi di valenza territoriale, dalla situazione sociopolitica e il trend gastronomico alla conoscenza della materie prime, in termini di verdure, frutta e ortaggi, che Terra di Lavoro ancora offre.

“Gli allievi – continuano Daddio e Di Caprio – saranno invece esaminati nella preparazioni di piatti che interpretano il territorio, attraverso la stagionalità e il momento storico”.

I dieci nuovi chef sono tutti del Sud Italia, dalla Campania alla Sicilia: Cometa Imma (Taranto), Croccia Michele (Salerno), Di Vico Luigi (Maddaloni), Fabozzi Alessandro (Aversa), Fiorenza Simona (Caserta), Giannico Giuseppe (Taranto), Pantaloni Mirco (Caserta); Salerno Nino (Palermo), Scialla Giuseppe (Caserta) e Scognamiglio Marcello (Napoli).

Gli allievi si schiereranno secondo il sistema gerarchico di brigata, uniti come un team per la preparazione di una degustazione gastronomica. Queste saranno i ruoli rappresentati, dalla figura dello chef ai suoi subordinati: Lo chef Boulanger, che ha il compito di elaborare i preparati di arte bianca (piccoli pani, grissini e crackers); lo chef Hord-Ouvrier, si occuperà di rendere piacevole e originale l’apertura del menù con l’antipasto; lo chef Entremetier è l’espressione della cultura culinaria del Mezzogiorno e proporrà gustosi primi piatti con paste secche, fresche e ripiene; gli chef Soucier, Routisier e Poissionier prepareranno secondi piatti di carne e pesce, accompagnati da verdure e salse; infine lo chef  Patissier definito come il Maestro dell’arte dolciaria campana, volendo rimanere legati al nostro territorio, preparerà dunque ricette tipiche della tradizione.

Gli esami e il dibattito saranno aperti al pubblico e dopo le valutazioni seguirà buffet di bocconi mediterranei e degustazioni di pizza verace cotta in forno a legna, elaborata dal Discente Michele Croccia di Salerno, con bufala casertana e tartufo del Cilento.

Di Carlo Scatozza

redattore di Campania Slow | Contatto Facebook: http://it-it.facebook.com/people/Carlo-Scatozza/1654720386

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