E’ in edicola il nuovo numero di Spirito diVino con l’allegato Fine Spirits n. 2.
Cina e India, i nuovi eldorado di vini e distillati. Mercati in forte crescita, con incrementi a due cifre anno dopo anno.
Spirito diVino e il secondo numero di Fine Spirits in allegato guardano a quei Paesi con due personaggi che fanno capire e spiegano come avere successo nei nuovi mondi ad alta gradazione: Lion Hung, distributore non solo in tutta la Cina ma anche nelle Filippine, a Macao e Taipei, e Vijay Mallya, numero uno di United Spirits.
Concordi nell’aprire il business alla qualità, anche a quelli italiani dunque che si possono giocare le proprie carte di un territorio variegato e unico capace di offrire prodotti che non hanno uguali al mondo.
Come il Barbaresco di Gaja che Spirito diVino assaggia in una verticale ventennale. Oppure il Mormoreto di Frescobaldi, un taglio bordolese che non ha timori reverenziali nei confronti dei grandi di Bordeaux o della Napa Valley.
C’è la Cina ma c’è anche la china, quella italiana, della Lunigiana: un sapore unico che Fine Spirits va a scoprire per un elisir che ha saputo conquistare perfino l’indimenticabile Indro Montanelli.
E poi altre chicche come il Mezcal e il Sakè, distillati di terre lontane che portano con sé tutta l’anima e la cultura di quei popoli.