Approvata dal Consiglio Regionale della Campania la legge “Norme in materia di agricoltura sociale e disciplina delle fattorie e degli orti sociali”.
La Campania si colloca così ai vertici nazionali, per attenzione e sensibilità al tema molto attuale dell’Agricoltura sociale, insieme alle altre 4 Regioni che hanno già legiferato in materia.
“L’Agricoltura sociale è la nuova frontiera di un’agricoltura responsabile e multifunzionale, quale attività che impiega pratiche agricole per promuovere azioni di riabilitazione e di inclusione sociale e lavorativa a beneficio di persone svantaggiate o a rischio di esclusione sociale.” E’ la dichiarazione della relatrice e proponente del testo approvato, Rosetta D’Amelio
La norma è anche frutto di una efficace e fruttuosa collaborazione svoltasi nei mesi scorsi presso l’VIII commissione consiliare regionale, quella competente in agricoltura, tra i proponenti, le forze politiche rappresentate e il governo regionale.
E’ possibile ora promuovere un sistema economico e produttivo nuovo in materia “sociale”, un vero e proprio modello di sviluppo locale a forte carattere etico. E tale modello vedrà anche l’impegno degli imprenditori agricoli in questo contesto, sia direttamente che in forma associata con operatori del terzo settore.
La norma valorizza anche le tante esperienze in corso, delle fattorie e degli orti sociali, che già costituiscono in Campania un riferimento significativo. Attraverso l’agricoltura sociale, viene così attuato l’inserimento socio-lavorativo di anziani, disabili, minori a rischio, donne in difficoltà. E’ prevista, inoltre, l’istituzione, presso l’Assessorato regionale all’Agricoltura, dell’Osservatorio regionale sull’agricoltura sociale, costituito da rappresentanti dei vari Assessorati competenti, del terzo settore e delle organizzazioni professionali agricole.
La palla passa ora agli Assessorati all’agricoltura e alle politiche sociali per una proposta di Regolamento sull’attuazione in Campania della legge, da proporre all’attenzione, prima della Giunta e poi del Consiglio Regionale.