Lun. Nov 4th, 2024

Siamo fortunati a vivere in un’epoca in cui tutte le stagioni ci regalano meravigliosi colori, e forse facciamo anche fatica a pensare che in passato non sia stato sempre così!

Fino all’inizio del Settecento, ovvero fino a quando ebbe inizio quella vera e propria rivoluzione nel campo della botanica che portò l’Inghilterra a dettare i canoni della moda giardiniera in tutta Europa (cfr. La confraternita dei giardinieri, Andrea Wulf), i giardini fiorivano per soli otto mesi l’anno, da febbraio a settembre, mentre in autunno e inverno ciò che magramente confortava gli animi di chi cercava diletto nel contemplare le proprie e altrui aiuole erano forse soltanto quelle perfette sculture di arte topiaria che ben riflettevano il modo estremamente rigido di “fare giardini”.

Niente colori dunque per le stagioni più fredde, e un giardino che invece ne fosse pieno rimaneva, come espresso chiaramente nella citazione di F. Bacone riportata all’inizio, soltanto un’utopia! Utopia che per noi invece diventa semplice desiderio, quello di arricchire il nostro giardino di fiori i cui colori possano incantarci anche quando la temperatura all’esterno sembra scoraggiare chiunque voglia sfidarla, ma della quale ci si dimentica del tutto se sappiamo che ad attenderci in giardino c’è una meravigliosa fioritura…

Come quella dell’hardembergia, rampicante che alla fine dell’inverno ce ne regala una viola oserei dire spettacolare… continua a leggere l’articolo su Delizie in Giardino

Di Carlo Scatozza

redattore di Campania Slow | Contatto Facebook: http://it-it.facebook.com/people/Carlo-Scatozza/1654720386

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