Lo spettacolo si può manifestare in varie forme e a Napoli, soprattutto, raggiunge livelli massimali per la secolare tradizione e l’attività ancora fattiva di coloro che nutrono una passione, ormai, risalente e duratura.
Spettacolo in senso stretto e in senso lato: tra le due definizioni ci passa davvero poco perché entrambe riservono le più belle emozioni. Purché ci si renda capaci di coglierle sull’attimo determinante, quello che riempie e arricchisce il contesto con sorprese tanto gradite quanto inaspettate. È certamente in ascesa, il progetto “Occhio all’artista”, un format televisivo di approfondimento e curiosità sul mondo dello spettacolo e i suoi protagonisti più rappresentativi.
Gli ideatori del programma in onda ogni giovedì dalle 14.30 e con replica alle 19 su Tlc (canale 174), Giuseppe Nappa e Antonino Fiorino hanno ricevuto un omaggio importante e proveniente da una delle pizzerie più famose di Napoli centro. Si tratta dell’attività portata avanti con tanta passione e continue creazioni da Salvatore Di Matteo, nipote e figlio d’arte. Il pizzaiolo napoletano doc ha deciso di dedicare e impostare la preparazione di una pizza basandosi e, più precisamente, ispirandosi al logo della trasmissione condotta dallo stesso Nappa che ha fatto visita all’intero staff del locale ubicato nel centro storico partenopeo, a via dei Tribunali.
Lì dove si respira la vera aria di Napoli, dove l’olfatto e il palato trovano pieno appagamento e, soprattutto, si possono degustare i prodotti tipici della pizzeria in questione. La “pizza celebrativa” è un ripieno che ricalca la sagoma di un occhio, con al centro una mozzarellina e un’oliva nera a contrassegnare la pupilla orientata sempre alla ricerca della verità e della curiosità.
Ed è così che “Occhio all’artista”, come d’incanto, viene plasmato su misura partendo da una semplice “pasta di pane” e diventa un autentico capolavoro di pura gastronomia nostrana. Salvatore Di Matteo ha consegnato il prodotto, frutto dell’esperienza nel campo e dell’estro creativo sempre in fervente attività, ai due autori che hanno gradito molto l’iniziativa di accostare alla rubrica il più noto simbolo della nostra tradizione.
Con l’auspicio che la stessa storia e fortuna della pizza possa coinvolgere anche il corso della rubrica televisiva. Perché, come possiamo constatare, anche la pizza è un modo originale e una forma fedele, a contatto con la storia della città, di evidenziare il concetto di spettacolo partendo dalla consapevolezza delle proprie saldi radici.