Il riconoscimento della denominazione Dop ad una nuova eccellenza campana, come l’olio, conferma dell’inestimabile valore del patrimonio agroalimentare del nostro territorio, confermando a sua volta l’Italia come leader internazionale per numero di marchi di qualità assegnati dall’Europa, con 237 tra Dop e Igp iscritte nel registro comunitario.
Il primato della Campania tra le regioni del Paese, in ambito agroalimentare è una delle ragioni che ci deve proiettare nella consapevolezza di continuare a puntare sulle produzione di qualità del nostro territorio, in stretta sinergia con tutti gli attori della filiera, a partire dagli organismi di controllo a finire alle associazioni dei consumatori, per vincere il difficile momento economico che attraversa il nostro paese.
Così il Rappresentante della Consulta Nazionale dell’Agricoltura, Rosario Lopa, commentando questa mattina la notizia del riconoscimento del marchio DOP (denominazione di origine protetta) all’Olio Terre Aurunche pubblicato, sulla Gazzetta ufficiale dell’Unione europea . L’olio extravergine di oliva Terre Aurunche si contraddistingue per un buon contenuto di polifenoli. Deve essere ottenuto esclusivamente da oliveti costituiti dalle cultivar autoctone: «Sessana», per non meno del 70%; «Corniola», «Itrana» e «Tenacella» per non più del 30%.
L’olio extra vergine di oliva “TERRE AURUNCHE”, secondo il disciplinare di produzione, richiede l’impiego di olive provenienti per almeno il 70% dalla cultivar “Sessana”. La Sessana è originaria della zona di produzione (il suo nome deriva dal nome della cittadina Sessa Aurunca, comune più esteso della zona di produzione), mentre le cultivar minori previste (Corniola, Itrana e Tonacella) sono originarie dei territori confinanti e rappresentano un altrettanto importante patrimonio della biodiversità locale.
L’olio extra vergine di oliva “Terre Aurunche” al momento dell’immissione al consumo presenta ottime caratteristiche fisiche, chimiche ed organolettiche, con acidità inferiore a 0,60 e un buon contenuto in polifenoli; gusto dai toni buoni di amaro e piccante, colore che va dal giallo paglierino al verde più o meno intenso.
Tali caratteristiche, oltre alla particolare composizione varietale della cultivar Sessana, si devono anche alla contemporanea presenza di un clima mite e di un terreno di natura vulcanica, ricco in macroelementi e microelementi essenziali alla produzione di olive e di olio di qualità. Il territorio che marca la DOP “TERRE AURUNCHE” è situato nella parte nord della provincia di Caserta, nella zona attorno al vulcano spento del Roccamonfina, nei territori olivetati dei comuni di Caianello, Carinola, Cellole, Conca della Campania, Falciano del Massico, Francolise, Galluccio, Marzano Appio, Mignano Monte Lungo, Mondragone, Rocca D’Evandro, Roccamonfina, San Pietro, Sessa Aurunca, Sparanise, Teano e Tora e Piccilli.
La superficie degli oliveti interessati alla DOP è stimata in circa 6.000 ettari, per una produzione annua media di olio pari a circa 18.000 quintali annui. Le aziende imbottigliatrici interessate alla produzione dell’olio DOP sono 15. Il fatturato medio annuo è stimato in 2 milioni di euro, valutando che la DOP interesserà, in fase di avvio, il 10 % della produzione.
Sarà l’ISMECERT di Napoli ad effettuare i controlli per la certificazione del prodotto, così come indicato dal Consorzio promotore. Comitato promotore per la registrazione della denominazione di origine protetta dell’olio Extra Vergine di oliva “Terre Aurunche”