Sono undici le aziende, che rappresenteranno il meglio della produzione di Terra di Lavoro alla fiera agroalimentare “ANUGA”, in programma a Colonia, Germania, dall’otto al 12 ottobre.
“E’ – spiega il presidente della Camera di Commercio Tommaso De Simone – l’evento più importante del settore in Europa. Per questa ragione – aggiunge – abbiamo prodotto un sforzo organizzativo adeguato perché sia il più utile possibile per i nostri operatori”. L’ente ha acquisito uno spazio espositivo di oltre 100 metri quadrati, in modo da “permettere – sottolinea ancora il presidente dell’ente camerale – una esposizione funzionale dei nostri prodotti anche in ragione delle attività previste per pubblicizzare al meglio le eccellenze di cui il territorio è capace e che non temono confronto”. In particolare, accanto alle degustazioni, buyers ed ospiti troveranno, all’ora di colazione e del pranzo, uno “show cooking” al governo del quale ci saranno provetti chef con prodotti tipici forniti dalle aziende presenti in fiera. In particolare, sarà proposto, tra le altre leccornie, il “Pacchero in ragù di bufalo e salsa di mozzarella di bufala campana dop” . Al consigliere camerale Francesco Candia è affidata la cura dell’animazione.
“Del resto – ci tiene a puntualizzare De Simone – non potevamo non prepararci al meglio per questa esperienza, tenuto conto della dimensione del rapporto commerciale tra il nostro territorio e quello tedesco”.
Dati alla mano, per Caserta, la Germania è il primo partner europeo dell’import-export.
Nel primo semestre 2011, il volume complessivo delle esportazioni agroalimentari in Germania ha raggiunto 6 milioni di euro circa. Quasi la metà (2.756.615) è rappresentata dai prodotti stagionali (frutta e verdura). Subito dopo seguono quelli lattiero-caseari con un volume di export pari a 2.336.000 euro. In tutto il 2010, le esportazioni avevano raggiunto il valore di 3.400.000 euro. Si è registrato, dunque, un balzo in avanti di circa il 40 per cento.
“Sono cifre – conclude il presidente – di assoluto rispetto e sono la dimostrazione dell’interesse concreto dei buyers tedeschi nei confronti delle nostre produzioni. E’ per questa ragione che abbiamo il dovere di spendere tutte le energie possibili perché il mercato europeo, non solo quello tedesco, continui ad essere ciò che sempre è: uno sbocco straordinario per le nostre eccellenze, che deve essere potenziato – se possibile – ancora di più Abbiamo le energie e le possibilità perché questo accada”.