Calato il sipario sulla XXXVII edizione di “VinEstate”, la rassegna dedicata all’Aglianico del Taburno ospitata nel primo week-end di settembre a Torrecuso (Benevento).
La manifestazione quest’anno ha avuto per tema “La Vigne en rose” ed ha proposto un interessante viaggio nell’affascinante mondo del vino visto attraverso lo sguardo delle donne, lanciando un invito all’ottimismo. La ricca tre giorni ha fatto registrare un notevole afflusso di turisti ed amanti del vino che nel corso delle serate hanno animato il bel centro storico torrecusano che ospitava gli stand delle diciannove cantine partecipanti alla kermesse.
L’interesse maggiore è stato catalizzato dalle quattro degustazioni tematiche svoltesi in una suggestiva sala di palazzo Caracciolo, tra le opere del Museo di arte contemporanea del vino. A sedere tra i banchi un pubblico particolarmente attento, interessato a conoscere le tante sfaccettature della viticoltura dell’areale del Taburno, che a partire da questa vendemmia con l’aglianico vedrà fregiarsi della Denominazione di Origine Controllata e Garantita.
Tra gli incontri, da segnalare la degustazione guidata dal giornalista enogastronomico Luciano Pignataro, che ha proposto sei etichette di Aglianico del Taburno Riserva, spaziano dalla vendemmia 2006 alla vendemmia 1998: un viaggio per conoscere le incredibili potenzialità di un vitigno capace, come pochi in Italia, di sfidare gli anni.
Particolarmente affollata da sommelier è stata la degustazione guidata da Nicoletta Gargiulo, presidente regionale dell’Ais, servita ad approfondire il discorso sui quattro vitigni tipici più conosciuti del Taburno: Aglianico e Falanghina insieme a Coda di Volpe e Piedirosso.
Tantissime donne hanno invece partecipato alla degustazione guidata dalla giornalista enogastronomica Maristella Di Martino, che ha visto protagoniste le donne produttrici che fanno parte dell’Associazione Aglianico del Taburno, il sodalizio che raccoglie i produttori dei comuni che rientrano nel perimetro del disciplinare di produzione.
Attenta e curiosa anche la platea dell’incontro-degustazione guidato dalla blogger Monica Piscitelli e dedicato all’Aglianico del Taburno Rosato, prima tipologia rosato in Italia ad ottenere il marchio Docg.
“Ancora una volta – dichiara il sindaco torrecusano Giovanni Cutillo – il paese, con il suo centro storico, ha ospitato al meglio un’edizione di ‘VinEstate’, quest’anno particolarmente affollata. Le tre giornate hanno sicuramente centrato l’obiettivo di mettere in luce l’eccellenza di questo territorio, in specie quella del comparto vitivinicolo, recentemente riconosciuta anche dall’arrivo della Docg. In tanti hanno visitato anche il Museo del vino ospitato nelle sale di palazzo Caracciolo, un allestimento che ha suscitato tanto interesse ed ha ricevuto tantissimi apprezzamenti”.
“La nota più interessante – spiega Patrizia Iannella, presidente dell’Associazione Aglianico del Taburno – è sicuramente la notevole partecipazione di donne, non solo alle degustazioni agli stand ma soprattutto in quelle tecniche. Gli incontri di palazzo Caracciolo, guidati da donne impegnate nella comunicazione del mondo del vino, hanno suscitato un grande interesse, trasformandosi anche in un’occasione importante per focalizzare l’attenzione sullo stato attuale del comparto vitivinicolo del Taburno”.