Dom. Dic 22nd, 2024

Nascono i Centri di Innovazione e Trasferimento tecnologico per la filiera zootecnica e per quella vitivinicola.
Lo ha deciso la Giunta provinciale di Benevento, presieduta da Aniello Cimitile, su proposta dell’assessore alle politiche agricole e forestali Carmine Valentino, che ha approvato i progetti redatti dal Centro Studi della Provincia di Benevento.

Le due strutture nascono nell’ambito dei Progetti Integrati di Filiera (PIF) rispettivamente denominati “Pascolo” e “Vitis”, finanziati dalla Regione Campania su fondi europei, e rientrano nell’intesa che coinvolse nel 2009 la Camera di Commercio, la Provincia, l’Università del Sannio e circa 80 operatori privati, equamente suddivisi tra i due comparti, con l’intento, nel contesto del Piano di sviluppo rurale regionale, di realizzare non finanziamenti a pioggia, ma, al contrario, vere e proprie filiere agricole ed agroindustriali in produzioni di qualità.

L’obiettivo del PIF è proprio quello di dare vita ad assetti produttivi dinamici e competitivi, coinvolgendo in un quadro organico di interazione enti ed istituzioni pubbliche e soggetti privati mediante i Partenariati di Filiera, cioè Tavoli di cooperazione: va notato che, nel contesto regionale, il Sannio si presentò all’appuntamento con le carte assolutamente in regola.

Con l’approvazione appena avvenuta dei progetti dei Centri di Innovazione per “Pascolo” e “Vitis” da parte della Provincia sannita viene a compimento una fase molto importante della articolata operazione di sviluppo. I Centri, che costeranno complessivamente 6,1 milioni di Euro, saranno localizzati nell’area di proprietà della Provincia in località Piano Cappelle. Secondo i progetti elaborati dal Centro Studi della Provincia, che a sua volta nasce grazie ad una separata collaborazione tra l’ente pubblico territoriale, che ne finanzia le attività, e l’Università degli Studi del Sannio, che offre le sue competenze scientifiche, i due poli avranno essenzialmente compiti direzionali.

Il Centro di Innovazione per la filiera zootecnica, infatti, si occuperà, tra l’altro, di monitorare le fasi della produzione al fine di creare i presupposti di garanzia e di qualità assoluta sull’intera gamma di prodotti finiti commercializzati, nonché di formare ed informare gli operatori della filiera sulle scelte per la produzione di carni di qualità pregiata. Il Centro di Innovazione per la Vitivinicoltura, invece, tra le altre funzioni, avrà quella di sostenere i progetti imprenditoriali con obiettivi di avanzamento tecnologico, sostenere le imprese con innovazioni di prodotto, di processo ed organizzativi della grande e prestigiosa tradizione locale del vino, che vanta numeri di tutto rispetto: la maggiore quantità di superficie vitata in Campania (il 43% del totale, pari a ha 9.954), 90 impianti di vinificazione e imbottigliamento, 3 Cantine Sociali.

Commentando il provvedimento della Giunta provinciale, il presidente Aniello Cimitile ha dichiarato: «Giungono in porto oggi i progetti dei Centri di Innovazione delle filiere zootecnica e vitivinicola e questo fatto segna un momento di rilevante interesse per tutto il Sannio a ragione dell’articolazione e della diffusione territoriale di queste produzioni di eccellenza. Viene infatti a dispiegarsi una pagina fondamentale nelle politiche della provincia per il settore primario ritenuto da noi strategico anche ai fini della tutela e dello sviluppo della vocazione territoriale propria del Sannio che è quella della “green economy”, come abbiamo sostenuto negli Indirizzi di Governo del 2008. D’altra parte, si dà attuazione anche all’obiettivo di fondo di dotare il nostro territorio di “intelligence” ovvero di strumenti operativi finalizzati alla innovazione di processo e di prodotto grazie al supporto scientifico essenziale del Centro Studi della Provincia e, in definitiva, dell’Università degli Studi del Sannio. Sono molto soddisfatto del lavoro svolto per dotare i comparti di eccellenza e di qualità originali della vitivinicoltura e della zootecnia sannita di questi progetti innovativi di sviluppo locale».

Dal canto suo l’assessore Valentino ha dichiarato: «Le delibere assunte dalla Giunta provinciale costituiscono, di fatto, il coronamento di oltre due anni di lavoro nel corso dei quali sono state messe insieme sinergie pubbliche, con la Camera di Commercio, e private di tanti coraggiosi ed illuminati operatori sanniti per tutelare, valorizzare ed implementare fondamentali settori della nostra agricoltura, grazie anche alla fondamentale cooperazione e all’apporto scientifico e di idee dell’Università degli Studi del Sannio e del Centro Studi della Provincia. Mettiamo a disposizione del territorio due grandi ed importanti strumenti che saranno forieri di frutti, soprattutto perché consentiranno di procedere nella strada dell’innovazione di processo e di prodotto per una nostra straordinaria tradizione produttiva che affonda la sua storia nei millenni. Voglio ringraziare quanti nel pubblico e nel privato hanno lavorato per questo risultato».

Di Carlo Scatozza

redattore di Campania Slow | Contatto Facebook: http://it-it.facebook.com/people/Carlo-Scatozza/1654720386

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