“Con Archeno II, spaziando tra enologia e archeologia si raggiunge il riscatto delle aree vesuviane- ha dichiarato Domenico Ceriello di Cantine Olivella, promotore dell’appuntamento annuale tenutosi oggi-raggiungendo il difficile obiettivo dell’IGT Catalanesca del Monte Somma, ormai un successo ottenuto e dal prossimo anno in etichetta sulle bottiglie”.
Nel corso del convegno, nella Sala Consiliare del Comune di Sant’Anastasia, durante l’intensa e propositiva discussione sul tema “Dai perchè storici e culturali di un vitigno che Alfonso I d’Aragona piantò sul Monte Somma, all’IGT di oggi”. Una lunga giornata tra vino e divino ai piedi del monte, passando dal convegno, alle degustazioni, dalle visite archeologiche, all’incontro culturale e musicale per conoscere e gustare passato e presente di un mondo dal fascino tutto Vesuviano.
Un dibattito acceso grazie al wine communicator Ferdinando Polverino De Laureto, che ha toccato con i relatori Carmine Esposito, Sindaco del Comune di Sant’Anastasia, Raffaele Allocca, sindaco del Comune di Somma Vesuviana, Luigi Nicolais, vice presidente della Commissione Cultura del Senato, Antonio De Simone, archeologo e Gimmo Cuomo redattore del Corriere del Mezzogiorno, il senso profondo dell’appuntamento Archeno. Proposta ideata per informare, in un territorio dove non si potrà mai sviluppare un sistema socioeconomico vincente senza un’evoluzione culturale che passi prima attraverso il senso civico, e il concetto di appartenenza. Valori che possono derivare solo dalla conoscenza profonda di se stessi, attraverso le opportunità come questa, per conoscere meglio il territorio e rispettarlo con maggiore cognizione. Passando dall’enologia all’archeologia, nel corso della serata, con il professor Emanuele Coppola, direttore del complesso monumentale di Santa Maria del Pozzo, per la visita guidata alla antica chiesa di Somma Vesuviana, e infine la degustazione dei vini Katà – Catalanesca IGT, Lacrimabianco – Lacryma Christi del Vesuvio DOC Bianco, Lacrimanero – Lacryma Christi del Vesuvio DOC Rosso.