Ven. Nov 22nd, 2024

Da Gragnano, grazie all’utilizzo di speciali trafile in bronzo storiche, arrivano sulle nostre tavole due formati di pasta che hanno origine addirittura verso la fine del XVIII  secolo: O’ Mirius (che significa “l’invidioso”) e ‘o Fuja-fuja (che vuol dire “il fuggi-fuggi”).

Gli speciali tipi di pasta potranno essere “ammirati” e, soprattutto, gustati nel corso di Sapori & Saperi 2011, la kermesse enogastronomica in programma a Pompei dal 14 al 17 aprile.

‘O Mirius e O’ Fuja-fuja sono stati riportati ai nostri giorni dal pastificio gragnanese di Giuseppe Izzo, che ha riprodotto le trafile utilizzate nel Settecento per realizzare questi due speciali formati di pasta, le cui origini sono accompagnate anche da curiosi aneddoti.
«O’ Mirius è un fusillo corto e storto che, secondo la leggenda, venne fuori – racconta Giuseppe Izzo – dopo l’improvvisa rottura di un pezzo della trafila del pastificio gragnanese che li produceva. Il pastaio, superstizioso com’era, si spiegò questo contrattempo con “l’influsso” nefasto di qualche concorrente invidioso. Perciò decise di andare comunque avanti con la produzione, battezzando questo curioso formato di pasta, nato da un errore, O’ Mirius, che significa appunto “l’invidioso”».

Oggi O’ Mirius è un formato esclusivo del pastificio Izzo di Gragnano, che pochi giorni fa è stato indicato “prodotto dell’anno” dalla Federazione Italiana Cuochi del Lazio nell’ambito di un concorso di cucina. Indicato per i sughi, al forno, con i frutti di mare, è fatto con pasta di semola di grano duro, essiccata lentamente a temperature medie da 45-50°, trafilata in bronzo.

O’ Fuja-fuja, invece, deve il suo particolare nome a Francesco Izzo, co-fondatore e padre di Giuseppe, titolare del pastificio gragnanese, il quale decise di chiamare così questi tipici maccheroni napoletani che, per la loro semplice forma, potevano essere prodotti velocemente e in gran quantità dalla trafila. Si tratta di una pasta cava a taglio corto, curva alle estremità, ideale per la pasta al forno, oppure da accompagnare a sughi freschi e leggeri. È particolarmente indicata per piatti con ragù, verdure e pesti.

Questi due originali formati potranno essere assaggiati nel corso di “Sapori & Saperi” 2011: il pastificio Giuseppe Izzo, infatti, durante i quattro giorni della fiera, preparerà piatti pronti con sughi Torrente, per far degustare O’ Mirius e O’ Fuja-fuja.
“Sapori & Saperi” è promossa dall’associazione Pompei Now ed è patrocinata da: Assessorato all’agricoltura della Regione Campania, Città di Pompei, Santuario di Pompei, Parco nazionale del Vesuvio, Azienda di cura, soggiorno e turismo di Pompei, Costiera dei Fiori, Sapori di Campania.

Di Carlo Scatozza

redattore di Campania Slow | Contatto Facebook: http://it-it.facebook.com/people/Carlo-Scatozza/1654720386

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.