Ven. Nov 22nd, 2024

Chi di voi non ha mai raccolto delle violette per regalarne un mazzolino alla maestra preferita? Io sì, ed il ricordo è tra i più belli della mia infanzia… Le prime uscite primaverili in giardino e la scoperta ogni volta che le violette erano sempre le prime a spuntare… Fare a gara a chi ne raccoglieva di più, arrabbiarsi perchè i bambini più grandi avevano le mani già piene mentre tu magari le stavi ancora contemplando… Qualche foglia (a forma di cuore) da mettere  intorno al bouquet, un po’ di carta argentata per tenere insieme il tutto e sperare di far felice la maestra l’indomani…

Le violette (o viole mammole)… un bel caratterino: crescono lì dove hanno deciso e non c’è verso di trapiantarle dove vorreste che crescessero. E’ tempo sprecato obbligarle a ricoprire una zona del prato dove vi piacerebbe che si affezionassero o piantarle in un vaso dove immaginate che starebbero benissimo! E poi ogni anno non le trovate mai nel posto dove le avevate lasciate l’anno prima… Uno spirito libero le violette, praticamente delle vagabonde!

Le violette… che nei racconti di mia madre diventano anche le caramelle di zucchero che il nonno comprava alla sua amata quando si recava in città… Romanticherie di altri tempi! Ho provato a farle le violette candite… Deliziose da utilizzare per decorare i dolci, da mettere nella zuccheriera per stupire i vostri ospiti quando offrite loro un tè o un caffè, ma anche per rubarne una ogni tanto dalla scatola di latta dove le avete riposte…

Per chi volesse provarci: ho semplicemente messo un albume in una ciotolina; l’ho slegato un po’ sbattendolo leggermente con una forchetta; una per volta e tenendole per il gambo, ho immerso le violette nell’albume aiutandomi con uno stecchino, le ho scrollate per eliminare l’eccesso di albume e poi le ho adagiate su un piattino con dello zucchero a velo facendo in modo che ne fossero tutte ricoperte. Ho lasciato asciugare le violette in un piatto spolverizzato di zucchero a velo e infine ho staccato i gambi.

Questo procedimento è il più semplice e veloce che mi viene in mente. Tutte le cose che faccio devono essere superveloci, altrimenti (per carità!) non fanno per me! 😀

Tratto da: http://delizieingiardino.wordpress.com/

Di Carlo Scatozza

redattore di Campania Slow | Contatto Facebook: http://it-it.facebook.com/people/Carlo-Scatozza/1654720386

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