Una raccolta di fondi per favorire la coltivazione del cereale di Amaranto, prodotto adatto ai celiaci che si coltiva in Messico. È l’obiettivo del progetto “Comunità del cibo in panciotto”. Il panciotto è un tipo di pasta fresca prodotta dal pastificio artigianale Leonessa ed ha un ripieno di provolone del Monaco Dop. La ricetta nasce con l’obiettivo di abbinare due prodotti del nostro territorio, pasta e provolone del Monaco, alla filosofia di Terra Madre, promuovendo quelle aree di produzione nate in zone difficili del mondo, con cui creare interscambi culturali e promozione continua dei prodotti. Il progetto sarà presentato in sette serate organizzate in altrettanti ristoranti di Napoli e provincia da gennaio ad aprile. Ad ogni tappa, organizzata da Leonessa con il coordinamento della consigliere nazionale di Slow Food, Carmela Rita Abagnale, è prevista una raccolta di beneficenza per la comunità del cibo di Terra Madre a favore del cereale di Amaranto coltivato in Messico.
Si parte giovedì 20 gennaio al ristorante napoletano A Taverna do Re per continuare ogni giovedì fino ad aprile. Gli altri ristoranti coinvolti sono Cantiere del Gusto di Poggiomarino, Bistrot Dalì di Volla, Spqr di Agerola, Stone di Castellammare di Stabia, Stuzzichino di Sant’Agata, Tre Arcate di Piano di Sorrento. La chiusura è prevista ad aprile a La Locanda di Bu di Nusco, con un menù “tutto pasta” dove sarà consegnata la somma raccolta per Terra Madre ai rappresentanti di Slow Food. “La comunità del cibo scelta è inerente al nostro settore di produzione – spiega Oscar Leonessa, amministratore dell’omonimo pastificio –. Siamo molto sensibili all’argomento celiaci, abbiamo anzi creato un nostro laboratorio e punto vendita a Cercola, dove cuochi e pasticcieri interagisco soprattutto con i bambini per permettergli di assaggiare tutti i piatti, come i loro coetanei, ma in questo caso con gli ingredienti giusti a cui sono tolleranti”.
E a creare la ricetta Dop del panciotto fresco ci ha pensato lo chef Antonio Pisaniello, del ristorante stellato La Locanda di Bu di Nusco: “Ho aderito con piacere all’iniziativa – commenta Pisaniello – in primo luogo perché conosco i fratelli Leonessa. Giocando sul titolo del mio libro, Mani in pasta, quando mi hanno coinvolto per questo progetto ho pensato alle mani di tanti produttori del Messico, che dalla pasta napoletana possono in questo modo trovare un po’ di forza per portare avanti la coltivazione di questo cereale adatto per i celiaci”.