Mer. Dic 18th, 2024

Dobbiamo essere orgogliosi del riconoscimento internazionale, ricevuto dalla nostra ‘Dieta Mediterranea’ da parte dell’UNESCO, – commenta Amendolara – ma confermare al mondo la bontà del nostro stile alimentare è solo un punto di partenza.

Purtroppo c’è molto da fare soprattutto nei confronti delle giovani generazioni completamente fagocitate dal junk-food. Risultati: la Campania è la capitale dell’obesità infantile, ben il 36% dei ragazzi in età scolare è sovrappeso.

Un paradosso clamaroso se consideriamo la doppia valenza della cultura culinaria regionale che si esprime sia attraverso prodotti agroalimentari di elevatissima qualità, sia attraverso una proposta di alimentazione perfettamente bilanciata.

Un binomio di eccellenza che costituisce un nuovo stile di vita e di benessere. Purtroppo la teoria non sempre corrisponde alla pratica ed è per questo motivo che l’Assessorato, di concerto con tutte le forze istituzionali e scientifiche coinvolte dal problema, organizzerà una progettualità specifica strutturata per aiutare a risolvere il problema obesità infantile in maniera realistica.

L’obiettivo da raggiungere nei prossimi anni è basato sulla valorizzazione del nostro eccezionale paniere alimentare affinché funga da volano per la nostra economia oltre a costituire un evidente strumento di miglioramento della qualità della vita dei consumatori campani.

Inoltre, non possiamo permetterci, soprattutto oggi, agli occhi del mondo di allevare gli italiani obesi del futuro che oltretutto incidono gravemente sul bilancio sanitario costituito da un’altissima percentuale di problemi cardiovascolari derivanti da un pessimo stile di vita”.

Di Carlo Scatozza

redattore di Campania Slow | Contatto Facebook: http://it-it.facebook.com/people/Carlo-Scatozza/1654720386

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