E’ stato presentato, lunedì 18 ottobre, nel corso di una affollata assemblea l’accordo pluriennale tra Coldiretti e Philip Morris Italia per garantire sostenibilità economica alla coltivazione del tabacco in Italia, migliorandone la qualità e la competitività internazionale attraverso una razionalizzazione della filiera.
In base a quanto stabilito dall’accordo, Philip Morris Italia si impegna ad acquistare tabacco italiano direttamente dalle associazioni di tabacchicoltori aderenti a Coldiretti.
Da parte sua l’organizzazione agricola garantirà a Philip Morris Italia la disponibilità dei migliori tabacchi e svolgerà attività di divulgazione e implementazione delle Buone Pratiche Agricole, linee guida elaborate da Philip Morris International, per garantire la qualità e l’integrità del tabacco e il rispetto dei principi di tutela per l’ambiente.
Una straordinaria occasione che vede per la prima volta una manifattura multinazionale attivare accordi strategici direttamente con la parte agricola. Per altro va ricordato che Philip Morris è la maggiore manifattura sia a livello mondiale che sul mercato pertanto l’accordo assume una valenza strategica per il comparto nazionale.
Attualmente Phillip Morris acquista circa il 30% dell’intera produzione nazionale e quindi l’accordo da solo non potrà garantire, nel breve periodo, la collocazione di tutta la produzione nazionale ma rappresenta indubbiamente un passo importante che dovrà essere seguito anche dalla altre manifatture che attualmente già comprano il prodotto italiano e che quindi non dovrebbero avere perplessità a continuare gli acquisti.
L’accordo quindi apre la strada a una più ampia collaborazione negli anni a venire tra Coldiretti e Philip Morris, finalizzata a razionalizzare il percorso del prodotto all’interno della filiera, con lo scopo di massimizzare la qualità della coltivazione del tabacco in Italia e incrementarne la competitività a livello internazionale, ridurre le intermediazioni e creare un valore aggiunto per gli agricoltori. La congiuntura economica, l’aumento dei costi di produzione, la difficile situazione finanziaria delle imprese e le incertezze sulla Riforma della Politica Agricola Comune hanno avuto forti ripercussioni sugli agricoltori, tanto da ipotizzare una riduzione delle superfici coltivate, che danneggerebbe l’intera filiera tabacchicola e i sistemi agricoli delle regioni dove è concentrata la produzione di tabacco.
Per garantire la sostenibilità della produzione di tabacco e ridare certezza e stabilità alle migliaia di imprese agricole ed ai lavoratori della filiera, Coldiretti e Philip Morris Italia hanno condiviso un accordo che permetterà di traghettare le coltivazioni sino alla prossima semina, in vista di una collaborazione di più ampio respiro. E’ peraltro previsto un impegno comune nei confronti delle Istituzioni affinché possano essere messi in atto e rinnovati strumenti finalizzati a dare la necessaria stabilità alla filiera del tabacco.
Nel corso dell’incontro si è affrontata inoltre la problematica relativa alle misure nell’ambito del PSR che rappresentano elementi importanti per il comparto tabacchicolo: la misura 214 per l’agroambiente e la misura 144 per gli aiuti forfettari alle imprese tabacchicole. Il ritardo accumulato nella definizione degli importi delle misure agro ambientali che si prospettano farraginose con vincoli insostenibili per le imprese casertane – è uno dei motivi del giudizio fortemente critico della Coldiretti restare ancora nell’incertezza significa evitare che i risultati raggiunti con l’aumento dei prezzi industriali vengano annullati con la mancata applicazione delle misure del PSR.
All’incontro, oltre al Presidente Tommaso De Simone ed al Direttore Marcello De Simone ed il vice direttore Fabozzi sono intervenuti il Presidente dell’Commissione Regionale Agricoltura De Lucia e l’Assessore Provinciale all’Agricoltura Ettore Corvino.