Gio. Dic 26th, 2024

È stata proprio dura resistere al freddo gelido ma in tanti non hanno rinunciato alla seconda edizione della Fiera del Cappone a Terre di Conca da Lombardo Berardino. Una giornata di sole che ha premiato i tanti coraggiosi che hanno partecipato all’evento, amanti dei prodotti di eccellenza delle numerose aziende locali e non che hanno esposto e fato degustare le tipicità come i formaggi di Giuseppe Iaconelli, i salumi di Antonio Casale, le castagne e confetture di Giorgio Bartoli, gli oli extravergine di oliva del rinnovato frantoio Maciariello, le fantastiche verdure di Pietro Micillo e De Monaco Nicola e i vini di San Teodoro.

Ma la vera attrazione della giornata era naturalmente il cappone a partire dalla divertente asta presentata da Dante Stefano del Vecchio e condotta da Luciano Pignataro, fino alla cena gourmet con ben quattro chef con tanto di collaboratori, per un menù che ha entusiasmato i presenti rimasti fino a sera. Sono intervenuti Tommaso De Simone presidente della Camera di Commercio di Caserta e Salvatore Ciardiello presidente della Cia e componente della giunta camerale.

Straordinaria l’apertura della cena con la preparazione di Nino Di Costanzo, chef campano proiettato nel gota della gastronomia internazionale, che presentato il cappone con passata di friarielli e taleggio di bufala, seguita da una maritata di cappone con analino e uovo di Paolo Barrale, un primo ricco di ingredienti ispirati unicamente al territorio come la stringata di maiale nero casertano e le verdure classiche della minestra maritata.

Il secondo piatto è stato un gioco di sapori caldo freddo, di Mimmo Di Raffaele “2 di uno”, ovvero una coscia con stringata, accompagnato da un tortino di laticauda e composta di mele annurche, affiancato da petto di cappone marinato con agrumi e zenzero, con scarola e pinoli. Infine Angelo D’Amico, con un dessert natalizio con la zeppola e crema con struffoli a chiudere una cena gourmet irripetibile che ha lasciato il segno nel palato dei fortunati che non si son fatti intimidire dai meno quattro gradi scacciati a suon di tintinnii di calici.

Di Alessandro Tartaglione

Direttore Responsabile di Campania Slow | Contatto Facebook: http://www.facebook.com/a.tartaglione

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