Lun. Dic 23rd, 2024

L’Oasis di Vallesaccarda entra nell’Olimpo dei Ristoranti d’Italia della guida Gambero Rosso che quest’anno arriva alla sua ventesima edizione. Vent’anni che hanno visto la ristorazione italiana conquistare prestigio e un ruolo leader a livello internazionale. Il valore dei prodotti italiani e la capacità dei nostri migliori cuochi di tradurli in piatti in grado di emozionare regalando al palato sapori veri, sono universalmente riconosciuti. Sia che ci si muova sui binari della tradizione sia che s’intraprendano strade innovative. È per questo che proprio in occasione della ventesima edizione Ristoranti d’Italia del Gambero Rosso, al di là di gamberi e forchette, ha deciso di assegnare un riconoscimento a cinque grandi esponenti della cucina tradizionale e a cinque della cucina innovativa. Sono dieci realtà che, oltretutto, testimoniano ancora una volta quella grande fucina di idee che è la provincia italiana. Al Sud l’Oasis di Vallesaccarda, della famiglia Fischetti, un bellissimo esempio di rilettura moderna della tradizione unita a un’accoglienza calda e vera. E per di più a prezzi davvero imbattibili: c’è un menu degustazione a pranzo 19 euro e poi altri tre menu a 35, 40 e 45 euro.

La Campania, così come già evidenziato dalla Guida Espresso, contnua ad essere la regione che registra la maggiore crescita complessiva annoverando ben 26 locali a due forchette. Ed è sempre dalla Campania, esattamente da Brusciano, in provincia di Napoli, che arriva anche il giovane chef vincitore del premio cuoco emergente 2010, Francesco Sposito della Taverna Estia assegnato da Gambero Rosso in collaborazione con Acqua Panna San Pellegrino. Alla Campania è assegnato anche il secondo posto in assoluto per la prestigiosa guida conr la Torre del Saracino di Gennaro Esposito (94 punti su 100) subito dietro al primo posto conquistato da Gianfranco Vissani (95/100). Terzo posto pari merito per Le Calandre, Combal.Zero, Don Alfonso 1890, Enoteca Pinchiorri e La Pergola de l’Hotel Rome Cavalieri (93). Il primato delle Tre forchette per regione va al Veneto con quattro locali (Calandre, Laite, Perbellini, Met) seguito da Piemonte, Toscana e Campania con tre locali a testa.

Altra novità importante di Ristoranti d’Italia 2010 è il posto d’onore riservato ad apertura di guida, accanto alle Tre Forchette e ai Tre Gamberi, alle Tre Bottiglie ovvero ai migliori wine bar d’Italia, ulteriore esempio della ricchezza enogastronomica del nostro paese. Sempre in tema di vino nasce il premio per la migliore carta dei vini assegnato in collaborazione con RCR. Ad aggiudicarselo sono Caino di Montemerano fra le Tre Forchette e la Brinca di Ne fra i Tre Gamberi. Degno di nota, infine, l’exploit della ristorazione d’albergo: sono sempre più numerosi gli imprenditori intelligenti che investono in cuochi di talento per regalare al pubblico una grande proposta in una cornice di assoluto fascino. Basti pensare al Relais Blu di Massa Lubrense, all’Olivo del Capri Palace, al Maxi del Capo la Gala di Vico Equense, alla Pergola de l’Hotel Rome Cavalieri, al Mosaico del Terme Manzi di Ischia e alla Gazza Ladra dell’Hotel Palazzo Failla a Modica, solo per citarne alcuni dei più famosi. Si rinnova per il quarto anno la collaborazione con Assobirra per la valorizzazione dei locali attenti alla cultura della birra. In guida sono contraddistinti da un boccale e sono ben 276.

Di Alessandro Tartaglione

Direttore Responsabile di Campania Slow | Contatto Facebook: http://www.facebook.com/a.tartaglione

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