La zucca lunga di Bagni e il suo sapore protagonisti per due giorni a Scafati: il 26 e 27 settembre in piazza Madonna dei Bagni viene proposta la XVI edizione della “Sagra della Zucca e della tipica di Bagni” . Organizzata dall’associazione e culturale “I Giovani della Tammorra di Bagni”, presieduta da Antonio Alfano, intende valorizzare la tipica zucca lunga, comunemente conosciuta come la zucca napoletana, e rivendicare l’origine dell’ortaggio nato proprio a Bagni.
Nelle due serate, a partire dalle ore 20, saranno proposte degustazioni di molteplici pietanze a base di zucca per evidenziarne il sapore e le proprietà benefiche. Negli stand si potranno trovare cibi che vanno dalla pasta, con ravioli imbottiti prodotti dal sapiente laboratorio artigianale La Casa del Tortellino di Angri, ai dolci, passando per tutte le possibili varianti. Inoltre, le serate saranno allietate da un sottofondo musicale di musica contadina e popolare, con le immancabili tammorre, e note del piano bar. Per l’organizzazione della festa, il cui ricavato sarà devoluto in beneficienza, un sostegno proviene da ristoratori della zona, come Antichi Sapori, e dai produttori di zucca di Bagni.
Oltre i sapori, l’obiettivo profondo della sagra, organizzata ogni anno con cura, è ribadire e rivendicare l’origine della zucca lunga, di cui si vuole mantenere memoria storica. “Fino a qualche tempo fa – spiega Michele Chiavazzo, coordinatore dell’associazione “ I giovani della tammorra di Bagni” – i nostri antenati vivevano nei centri del paese e le campagne erano sprovviste di abitazioni, per cui si servivano nei campi di baracche o di pagliai per accamparsi. All’esterno delle quali, in primavera, seminavano zucche, che crescevano sul pagliaio o sulle baracche, in modo tale da renderle più fresche nei mesi estivi, mangiando quelle migliori mentre quelle più piccole le davano agli animali. Col passar del tempo i contadini selezionavano sempre di più le zucche più grandi ed allungate, finché col passar dei decenni, si arrivò alla produzione della zucca lunga coltivata e corretta proprio sul territorio di Bagni. Queste zucche – conclude Chiavazzo- venivano portate ai mercati di Napoli per la vendita. Fu tale la commercializzazione a Napoli che essa prese il nome di zucca lunga Napoletana”.
L’associazione, per proteggere il ricordo delle origini di questo ortaggio e dell’impegno profuso dai contadini di Bagni del passato, ha fatto richiesta del marchio DOP per la zucca di Bagni, che spera di ottenere al più presto. Intanto si è attivata a registrare il marchio della tipica zucca di Bagni alla camera di commercio di Salerno. Una battaglia che l’associazione “I giovani della tammorra di Bagni” porta avanti da anni, infatti nel 2006 ha organizzato un convegno per sensibilizzare le autorità competenti al riconoscimento del marchio DOP. A tale convegno parteciparono autorità politiche e del settore alimentare e agrario tutti concordi a ribadire il valore storico della zucca di Bagni, le sue proprietà benefiche, come quelle antiossidanti importanti nella prevenzione dei tumori.