Il 18 e 19 settembre 2009 si svolgerà la “Raccolta e racconti di vino notturno” – terza vendemmia notturna del primo 100% vigneto didattico presso l’Antica Masseria Venditti di Castelvenere (Bn). Gli invitati raggiungeranno il pomeriggio del 18 settembre l’Isola di cultura del vino per il tradizionale evento voluto ed organizzato da Nicola e Lorenza Venditti. Il convegno “La vera storia dei miei vitigni” nella sala Barbetta darà il via all’evento. Si procederà all’asta per l’assegnazione delle prime 30 bottiglie della vendemmia 2008, 15 bianche e 15 rosse, ed il ricavato sarà interamente devoluto in beneficenza.
Le particolari ed uniche bottiglie, molto curate nell’abbigliamento, custodiscono il prezioso nettare di Bacco meravigliosamente raccolto il 20 settembre 2008 alle ore 5,00. 300 bottiglie in totale per 20 vitigni, 10 vitigni bianchi e 10 vitigni rossi, un vero esempio di biodiversità. La vendita delle altre 270 bottiglie avverrà tramite internet sul sito aziendale www.venditti.it. L’asta sarà battuta dal giornalista enogastronomo Luciano Pignataro, mentre la segretaria verbalizzante sarà la giornalista AIS Michela Guadagno. Un breve riposo per gli ospiti presso la SPA Aquapetra per essere pronti a vendemmiare alle 05,00 in punto. La vestizione sarà curata nei minimi particolari, mentre l’illuminazione del vigneto didattico consentirà la raccolta notturna.
Si inizierà dall’uva bianca, che naturalmente fresca sarà subito sgranellata, pigiata e separata dalle bucce, pronta per una fermentazione in bianco a temperatura controllata. Si continuerà con i 10 vitigni di uve rosse che insieme saranno vinificate per ottenere un prodotto unico e particolare. Dopo il “grande lavoro notturno”, un’abbondante colazione contadina verrà servita nel gazebo degli ulivi , che consentirà agli invitati di affrontare con energia contadina la lunga giornata. Un breve e doveroso riposo mattutino in hotel consentirà agli invitati di riprendere il “lavoro” di controllo della fermentazione in tarda mattinata, di rivedere le immagini notturne nella sala Barbetta, e di essere pronti per affrontare il “pranzo contadino” di donna Lorenza nella sala del Torchio. La festa culinaria a base di specialità sapientemente riproposte saranno abbinate ai vini aziendali più rappresentativi, dal Vàndari Falanghina al Bacalàt, dal Barbetta al Marraioli e per finire Bosco Caldaia. Nel pomeriggio dopo la consegna delle bottiglie assegnate durante l’asta, chiuderà la manifestazione la grappa di Barbetta , con un arrivederci alla … prossima vendemmia.
Raccolta e racconti di vino notturno
La raccolta notturna, per la terza volta effettuata dall’Antica Masseria Venditti, l’immediata pigiatura e lavorazione delle uve, consentiranno di preservare l’integrità dei 20 vitigni autoctoni del vigneto didattico. Profumi e sapori diversi si intrecceranno in un uvaggio che ricorderà sensazioni lontane, anche perché anticamente ogni uva presente nei vigneti era frutto di esperienze vissute ed ognuna apportava qualcosa di positivo per “costruire” il vino perfetto: gradazione alcolica, acidità, profumi, sapori, ecc.. L’osservazione, il confronto, l’assaggio di ogni uva consentirà la nascita di emozioni soggettive riscontrabili nei vini dell’Antica Masseria Venditti.
Le bottiglie dell’annata 2009 saranno rigorosamente numerate, certificate e dipinte ognuna con tratti di colore unici dalla mano di “donna Lorenza”.
Il primo 100% Vigneto didattico – piccolo “museo della biodiversità”
Da un’originale idea di Nicola Venditti nel 2005 è stato realizzato adiacente la nuova cantina il vigneto didattico. In circa 1600 mq di terreno e 126 mt slm, 10 filari orientati Nord/Sud in coltura biologica, raccolgono 20 vitigni antichi, con cui l’azienda produce i vini. Su barbatelle selvatiche con innesto a mano a gemma e ripasso a spacco inglese sono state portate le stesse uve dei rispettivi vigneti di origine. Ogni filare rappresenta in piccolo un vigneto-vino. Filari monovarietali alternati a quelli con più uve rispettando le percentuali esatte dei vigneti in produzione. Sono presenti uve antiche, alcune ancora non catalogate, altre confuse con vitigni più noti, bianchi e rossi.
E’ stato definito dal giornalista Bruno Gambacorta su Eat Parade “piccolo museo della biodiversità”.
L’Antica Masseria Venditti
L’Antica Masseria Venditti ha sempre coltivato i propri vitigni, vinificato le proprie uve e affinato i propri vini, con amore, con passione. E con i tempi che mutavano, ha saputo adeguarvisi, unendo alla “umanità” dell’antica metodica la “razionalità” della moderna tecnologia. Il metodo di produzione che già la prima edizione della guida Gambero Rosso ’88 definiva “biologico”, ha consentito di ottenere un prodotto naturale, al fine di raffinare ed impreziosire la nettarea bevanda di Bacco per renderla desiderabile e competitiva sia per la qualità che per l’immagine.
L’Antica Masseria Venditti prende il nome dalla residenza di famiglia del 1595. Probabilmente costruita sulle fondamenta di un convento di monaci benedettini dediti alla produzione di derrate alimentari per approvvigionare le abbazie del territorio. La maggiore produzione era riservata al vino, bene prezioso ed indispensabile. Si trovano citazioni sulla masseria dalle pagine di un diario del territorio del 9 ottobre 1860.
Il centro aziendale dell’Antica Masseria Venditti ha una nuova struttura, nata da un’attenta idea di Nicola e finalmente realizzata. In questo luogo tutto è incentrato sul vino, sulla storia e sulla cultura, e la sua denominazione è “isola di cultura del vino”. Tutti gli spazi sono stati pensati anche per accogliere gli enoturisti. La cantina è affiancata da un vigneto didattico, dove sono reimpiantate 20 varietà di vitigni autoctoni. Si organizzano visite guidate che danno la possibilità di percorrere tutta la filiera produttiva. Nella sala degustazione è gelosamente custodito un torchio maestoso della fine del ’500, denominato “torchio di Plinio”. Fanno da cornice le originali opere artistiche di Lorenza, moglie di Nicola, magnificamente utilizzate per la grafica aziendale.