Mar. Nov 5th, 2024

Corrado Barberis, presidente dell’Insor, Istituto nazionale di sociologia rurale; Roberto Burdese, presidente di Slow Food Italia; Gianfranco Vissani, grande cuoco e gastronomo; Beppe Bigazzi, giornalista e conduttore televisivo di Raiuno, sono alcuni dei protagonisti della tavola rotonda dal titolo «Insieme per difendere l’agricoltura nell’isola d’Ischia! Cibo, ambiente e identità locale», che si svolgerà il prossimo venerdì 2 ottobre alle ore 16.30 sulla terrazza panoramica della trattoria Il Focolare, trasformata per l’occasione in sala delle conferenze, nella suggestiva oasi naturalistica del vulcano spento del Cretaio, nell’isola d’Ischia.

L’incontro è organizzato da Riccardo d’Ambra, fiduciario della condotta Slow Food di Ischia e Procida e dall’associazione Green Ground Il Terreno Verde®, con il sostegno e la collaborazione dell’azienda vinicola Arcipelago Fratelli Muratori. I lavori saranno introdotti e coordinati dal giornalista enogastronomo e scrittore Ciro Cenatiempo, e prevedono la partecipazione, tra gli altri, dei rappresentanti del Noe (Nucleo operativo ecologico) e del Nas (Nucleo antisofisticazioni) dell’Arma dei carabinieri; delle agronome Paola Muraro e Silvia d’Ambra; nonché di ospiti di prestigio tra studiosi, esperti e specialisti della comunicazione.

«Il coniglio da fossa, i fagioli zampognari, gli ortaggi, gli agrumi e il vino costituiscono alcune delle eccellenze territoriali di un’isola famosa come località di villeggiatura che, caratterizzata da un meraviglioso patrimonio naturalistico, negli ultimi cinquanta anni sembra aver smarrito – spiega Riccardo d’Ambra – la consapevolezza della propria straordinaria peculiarità agricola, che ne ha consolidato la storia millenaria nel contesto della proteiforme civiltà mediterranea. È una identità forte che va tutelata e rilanciata in un ambito internazionale. L’appello, sottoscritto da Barberis, Burdese, Vissani, Bigazzi e molti altri è rivolto soprattutto agli abitanti, ed è allargato in modo simbolico alle piccole isole d’Italia, affinché sappiano riscoprire e rendere produttiva, in termini ecosostenibili, la ricchezza dei valori del passato in una prospettiva futura. Una prospettiva che non può essere segnata da uno sviluppo turistico unidirezionale».

Di Alessandro Tartaglione

Direttore Responsabile di Campania Slow | Contatto Facebook: http://www.facebook.com/a.tartaglione

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