Lun. Nov 4th, 2024

Cinquant’anni fa, quando nacque la struttura de “Le Axidie Resort” nel borgo marinaro di Seiano, frazione di Vico Equense, allo scoccare delle 17 veniva servito, in spiaggia, da camerieri impeccabili, il the nel rispetto dei riti inglesi. Un vezzo richiesto dalla clientela, formata per lo più da lord e lady della Gran Bretagna. Dopo mezzo secolo a Le Axidie si va non solo per trascorrere una giornata al mare, per le serate all’insegna di musica e cultura, ma anche per la gastronomia. Con un particolare davvero piacevole: in cucina, da quest’anno, affianco alla brigata di 7 persone, convivono in piena autonomia e con grande armonia, diverse anime della cucina mediterranea. Così chi decide di trascorrere delle ore in relax, in questo ristorante un po’ nascosto dalla vegetazione, ma giusto quel tanto da permettere a chi lo sceglie di vedere di giorno l’andirivieni dei bagnanti, di sera ammirare il mare che si infrange sull’acciotolato, può scegliere tra piatti della tradizione e quelli dell’innovazione. Ma sempre tenendo fede a quella che è la radice mediterranea della nostra cucina.

Il maitre Salvatore Coppola, con esperienze vissute tra la Toscana e la Campania, saprà indirizzarvi secondo i vostri desideri del momento. Ai fornelli le ordinazioni passano tra i piatti preparati dal decano degli chef della casa, Tommaso De Castro, carriera trentennale alle spalle, con un curriculum di docente presso le scuole alberghiere, e quelle di Ciro Palomba, giovane e promettente nome. Lui, prima di approdare a Le Axidie, ha lavorato con nomi che fanno parte del ghota della gastronomia italiana, come Don Alfonso 1890 e Heinz Beck. Ma, innamorato della sua terra, ha scelto Vico Equense e Le Axidie per esprimersi in cucina. Affianco a questi due chef, si muove con altrettanto entusiasmo e capacità Rosario De Gennaro, un’altra promessa della gastronomia, con la passione per la preparazione dei primi piatti. Sua la scelta dei pastai che vanno da Setaro a quelli di Gragnano. Ma cosa ordinare? I menu vengono aggiornati ogni 15 giorni. Si va dagli gnocchi alla sorrentina a quelli ripieni di pesce e ragout di mare; vermicelli di Setaro con le vongole, ravioli capresi con pomodorino del pendolo. Al pesce spada alla griglia, bistecca di tonno, misto di pesce. Passando per la scaloppa al Fiano di Grotta del Sole, al filetto di manzo e frutti di bosco, alla Suprema di pollo in griglia. Ma solo per enunciare qualche pietanza, dove, per la gioia di molti, viene inserita anche la pizza, da quelle classiche, che gli ortodossi preferiscono, alle altre, per un totale di 20 varianti.

Chi invece vorrà provare una cucina mediterranea ma innovativa, dove però sono escluse sperimentazioni astruse, ecco la pralin di gamberi e burrata di bufala, le capesante in guscio gratinate, il bouquet di tagliolini con totano e patate. O il medaglione di tonno pinna gialla su spaghetto di verdure. Con un’ulteriore possibilità, chi è vegetariano trova un’ampia scelta di pietanze.
Un’attenzione particolare è data ai dolci. Sarà perchè anche i patron solo golosi, ma a Le Axidie nei mesi da aprile a luglio e da settembre ad ottobre, si può usufruire di lezioni dell’arte bianca con i campioni dell’Ampi (Accademia dei Maestri Pasticceri Italiani). Su questa scia un appuntamento da segnare è quello del 26 agosto quando ci sarà una serata con alcuni dei più importanti maestri pasticceri della Campania.

Di Alessandro Tartaglione

Direttore Responsabile di Campania Slow | Contatto Facebook: http://www.facebook.com/a.tartaglione

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