La Regione Campania, dopo 82 anni, si è dotata di una legge per il settore delle acque minerali e termali. Nel corso di una tavola rotonda, organizzata nella sede dell’Unione Industriali di Napoli, si è discusso delle nuove opportunità legate alla normativa regionale e di alcune innovazioni importanti, come il “Marchio di Qualità” per le acque campane e la programmazione del primo Piano di settore, una sorta di Piano regolatore delle acque.
Erano presenti l’assessore regionale al ramo, Oberdan Forlenza, il presidente di Federterme, Costanzo Jannotti Pecci e il presidente di Mineracqua, Ettore Fortuna, Antonio Corbo nelle vesti di moderatore. Le conclusioni sono state affidate al governatore della Campania, Antonio Bassolino.
La legge fornirà strumenti e modalità per promuovere e valorizzare le attuali 15 tipologie di acque minerali da imbottigliamento e le sorgenti termali, circa 200 concessioni, distribuite su tutto il territorio, con punte di eccellenza nell’isola di Ischia, nei Campi Flegrei, nell’area vesuviana, nelle province di Caserta, Benevento, Salerno ed Avellino.