Non solo grandi chef plurisegnalati e luoghi del buon mangiare, da quest’anno la Costiera sorrentina si distingue per la presenza dei più grandi pasticceri italiani. Ma con una particolare funzione, insegnare agli appassionati i segreti dell’arte bianca. Così a Le Axidie di Seiano si stanno alternando nomi come Salvatore De Riso, volto noto della Prova del Cuoco, campioni come Paolo Sacchetti di Prato, il campano Giuseppe Manilia e il pugliese Pietro Moffa. Tutti insieme con “Sweetlyaxidie:dolcemente a le Axidie” per imparare dai grandi maestri. Il prossimo appuntamento è il 22 maggio con Giuseppe Manilia, conosciuto e apprezzato per i suoi dolci tipici del Cilento a base di fichi secchi e olio d’oliva. Ai partecipanti la Pavoni Italia S.p.A. farà un omaggio, mentre lo spumante Vesuvio Lacryma Christi di Grotta del Sole ed il Dstill, il distillato di scorzette di limone di Villa Massa, accompagneranno le degustazioni dei dolci.
Più che un pasticciere è un vero e proprio artista. Giuseppe Manilia, di Montesano Scalo (Salerno), membro dell’Accademia dei Maestri Pasticceri Italiani(AMPI) che rappresenta la sintesi massima della professionalità nell’ambito della pasticceria nazionale di livello superiore. L’Accademia, infatti, accomuna l’esperienza di pasticceri che si distinguono nel comparto nazionale per l’elevato apporto qualitativo e professionale e per le spiccate capacità artistiche applicate alla tradizione pasticcera italiana. Nella sua pasticceria Orchidea, invece delle solite torte, tutte panna e decorazioni, o i semplici biscotti e crostate, si possono ammirare vetrine adornate in modo minimal, con esposte tante golosità e perchè no, si potrà gustare uno dei fantastici bignè con la crema pasticcera.
Manilia annovera numerosi riconoscimenti, sia a livello nazionale che internazionale, tra cui quello di 1° classificato “Dessert al piatto”( Bari, novembre 2004); 1° classificato “Selezione Disfida Barletta”( Barletta, luglio 2005); premio “Miglior Torta”- “Disfida di Barletta”- (Francia-Lione ottobre 2005), solo per citare gli ultimi di una lunga serie.