Gio. Dic 19th, 2024

Cala il sipario sulla quinta edizione di Vitignoitalia. Un’edizione importante, ma soprattutto una svolta significativa: la nuova location si è rivelata vincente, ha convinto i produttori e gli espositori, ed ha affascinato il pubblico dei visitatori per la bellezza indiscussa del contesto. Il Salone si è svolto sul lungomare partenopeo, nel cuore della città: la parte espositiva delle cantine (circa 400) ha occupato gli spazi storici del Castel dell’Ovo – dalla sala delle Prigioni alla terrazza del primo piano -, il Grand Hotel Excelsior ha invece ospitato gli stand istituzionali di Agripromos, Enoteca Provinciale di Salerno e la selezione delle Piccole Vigne che quest’anno ha raccolto i passiti e i vini dolci della Campania. Sulla terrazza del Real Circolo Savoia si sono svolte le performance gastronomiche di Cooking For Wine, la lounge di Luigi Cremona. Nei tre giorni nove giovani cuochi del sud (Sicilia, Puglia, Campania) hanno gareggiato ai fornelli per l’ormai ambito premio Miglior Chef Emergente del Sud che ha visto vincitore il siciliano Giuseppe Costa del ristorante il Bavaglino di Terrasini (PA).

Degustazioni, premi, buon vino, eccellenze gastronomiche e wine-business hanno animato i tre giorni del Salone. La giornata di domenica ha visto un numero consistente di eno appassionati e tanti turisti; nelle giornate di lunedì e martedì sono stati soprattutto gli operatori del settore, gli enotecari e i ristoratori a riempire le sale del Castello. Il business resta infatti la prima e più importante mission di Vitignoitalia: 40 buyers esteri provenienti da Singapore, Canada, Usa, Hong Kong, Germania, Australia, Regno Unito, hanno incontrato in appuntamenti OneToOne, mirati e pre-organizzati per ottimizzare i contatti tra domanda ed offerta, gli espositori presenti. Con una media di 7 incontri esclusivi al giorno (dalle 10 alle 13.30) Vitignoitalia ha promosso 840 contatti utili nella sola Sala OneToOne.

Malgrado la crisi, Vitignoitalia registra un trend in crescita: la scelta di puntare sui vini autoctoni si è rivelata vincente e sempre più cantine nazionali hanno deciso di scommettere su Napoli come vetrina e opportunità di business. Fondamentale è il sostegno delle istituzioni (Regione Campania – Assessorato Agricoltura e Attività Produttive; Comune di Napoli) per la crescita del Salone che ormai si attesta leader indiscusso al Centro Sud Italia per numero e qualità di espositori con un indotto economico diretto e indiretto per la città che non ha ancora espresso tutte le proprie potenzialità.

Di Alessandro Tartaglione

Direttore Responsabile di Campania Slow | Contatto Facebook: http://www.facebook.com/a.tartaglione

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