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Gli antichi riti della civiltà contadina, le suggestioni del vivere quotidiano in un ambiente rurale, rivivranno a Frigento in Valle dell’Ufita, il prossimo 28 febbraio grazie alla proposizione del rito “r’ lu puorc”. Il maiale, l’animale che per anni ha costituito il principale sostentamento alimentare familiare delle comunità contadine locali, sarà rivissuto nell’antica e coinvolgente atmosfera delle tradizioni culturali della Valle dell’Ufita tra suoni e colori del folklore ed i sapori e profumi dei prodotti tipici enogastronomici che verranno degustati. Quasi tutte le famiglie della Valle dell’Ufita “ crescev’n’ lu puorc”, sia i contadini, sia quelli che abitavano in paese, i quali, spesso, avevano un riparo per i maiali davanti alle proprie case.Chi poteva cercava di allevarne almeno due: uno per uso personale e uno per venderlo, così si ammortizzava la spesa.

Molte volte per questo utile animale si invocava la protezione di Sant’Antonio Abate, affinché l’animale potesse vivere e crescere senza difetti e malattie. La vita del maiale, ridotta ad un anno, iniziava al momento del suo acquisto che solitamente coincideva nel mese di maggio, nelle fiere di paese, dove numerosi commercianti e allevatori di maiali radunavano morre di teneri porcellini. Una volta acquistato il cucciolo, allo stesso si riservavano abbondanti pastoni di crusca, granone, mele, patate, castagne, ghiande, ecc.

L’appuntamento di questo anno, dopo il successo del primo appuntamento del 2008 che ha previsto un percorso suggestivo rievocando e valorizzando i riti e le pratiche della vita contadina di un tempo nel suo svolgersi quotidiano, in modo particolare l’uccisione e la successiva lavorazione della carne di maiale e tutto ciò che ne concerne, quest’anno si sfidano le diverse comunità del territorio della Valle dell’Ufita nella preparazione del piatto simbolo ed identitario della cultura rurale, quale è “lu suffritt’”. Una competizione fra 13 comunità, mirata alla ricerca della massima qualità ed alla valorizzazione del proprio “suffritt”, cucinato secondo le proprie tradizioni.

Una manifestazione che nasce dall’esigenza di sostenere questi riti tradizionali che sono il fondamento di un prezioso patrimonio culturale da conservare, valorizzare e trasmettere alle generazioni future, le quali stanno assistendo, negli ultimi decenni, ad un inesorabile allontanamento dalle campagne e da tutto ciò che garantiva un’azione di presidio di tale civiltà. La festa non è quindi solo e semplicemente un momento di aggregazione sociale o di festa paesana, ma vuole essere soprattutto un evento culturale, turistico, gastronomico di ampio respiro con la possibilità di gustare sul luogo i diversi modi di cucinare “lu suffritt” e le varie specialità che originano dal maiale, come prosciutti, salami, coppa, capicolli, salsicce, strutto e sanguinaccio. Sarà una gara seria ma giocosa, e la sfida che avverrà vicino “a lu callar” a suon di carne di maiale darà vita ad uno degli appuntamenti gastronomici più attesi dell’anno in tutta la Valle dell’Ufita. Tutti i commensali che interverranno costituiranno la giuria popolare e, assieme alla giuria tecnica, decreteranno “lu suffritt” più gradito dell’anno 2009.

Un appuntamento che vuole diventare annuale e costante nel tempo, dove si possa incontrare e parlare del maiale anche sotto l’aspetto culturale e gastronomico.

Programma sabato 28 febbraio 2009:

Ore 9.00: registrazione dei partecipanti e allestimento delle postazioni della DISFIDA
Ore 10.00: La Prima Mangiata, colazione contadina con frittate, salumi, peperoni, legumi, dolci e vino Aglianico
Ore 11.30: presentazione delle 9 Comunità partecipanti alla DISFIDA – gara vicino “a lu callar”
ore 13.00: 2° Disfida del Soffritto – Giuria popolare; Giuria tecnica

Durante la giornata saranno serviti piatti tipici della tradizione agricola locale, oltre a… balli, canti, suoni con l’organetto, racconti di scene popolari e gioco con le carte napoletane – briscola, tre sette e scopa.

ore 16.00: escursione guidata al centro antico di Frigento con visita a tutti i monumenti storici del paese.

Comunità Partecipanti alla Disfida:
Ariano Irpino, Frigento, Grottaminarda, Flumeri, Vallata, Taurasi, Teora, Montecalvo Irpino

Comunità ospite:
Condotta Slow Food Fortore Tammaro con la Comunità del Cibo del Maiale nero di Caserta

Giuria Tecnica: Gaetano Pascale (Slow Food Campania), Luciano Pignataro (Giornalista Enogastronomico), Luigi Vitiello (Associazione Cuochi Avellino), Lidia Merola (Giornalista Enogastronomica), Angelo Nudo (Gastronomo), Garofalo Alessandro (Istituto Alberghiero Avellino)

Durante la giornata si potranno degustare prodotti dei Presidi Slow Food della Campania, come: la soppressata di Gioi, Provolone del monaco di vacca agerolese, conciato romano e cacioricotta del Cilento, in accompagnamento al Pane di Montecalvo e al vino della cantina “Colli Frigentini”

Per informazioni e prenotazioni:
www.condottabaroniadivico.it

E’ previsto il parcheggio per ospitare i CAMPER presso la Località Castelluccio a pochi passi dal centro Caritas.

Costo per l’intera giornata 15 €, per i soci Slow Food 10 €

Di Alessandro Tartaglione

Direttore Responsabile di Campania Slow | Contatto Facebook: http://www.facebook.com/a.tartaglione

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