Il 5 gennaio 2009 a Sant’Angelo all’Esca in provincia di Avellino si terrà la tipica Sagra del Pastiero. Questa manifestazione enogastronomica proporrà ai fortunati presenti piatti tipici della tradizione avellinese come le penne alla contadina e salsicce. Ma veniamo al re della sagra, il pastiero, a cui tutta la manifestazione è dedicata: si tratta di un timballo di maccheroni, formaggio e uova che riesce ad evocare sapori di un tempo perduto. La preparazione della sagra è, per così dire, collettiva: il Pastiero viene preparato in piazza da una corale di cuochi che esegue azioni praticamente rituali. La miscela degli ingredienti di base del pastiero avviene infatti in locali messi a disposizione dall’Amministrazione comunale; la cottura a fuoco lento, lunga e laboriosa, del preparato viene ultimata in piazza davanti a tutti i golosi, in un enorme ruoto di rame fissato al suolo con appositi ganci.
Mentre si aspetta la cottura del Pastiero la città di Sant’Angelo all’Esca assume un’atmosfera particolare, si accendono falò, si balla intorno al fuoco, si torna indietro di secoli quando il fuoco e la compagnia erano sinonimi di allegrezza e tranquillità. Tutti aspettano la cottura: nell’aria si espande il profumo e tutti fanno previsioni sulla riuscita del Pastiero di quell’anno. Dopo cinque lunghe ore di attese e pronostici il Pastiero è pronto e assaggiarlo e giudicarlo è tutt’uno; intanto si butta giù il gusto corposo dell’Aglianico locale, spingendo a ballare tutti i presenti. Per tutta la notte fuochi d’artificio e balli animeranno la Sagra del Pastiero. L’evento è salutato da un piccolo mercato e tanti gruppi musicali locali.