I consumi di carne, prodotti ittici ed ortofrutta hanno retto alla crisi in Campania, confermando le percentuali del Natale 2007. La Federazione autonoma commercio e unico mercati parla di ‘tradizione gastronomica rispettata’. ‘Sono state confermate le percentuali del Natale 2007 – afferma la Fac – grazie anche al rapporto convenienza-prezzo dei prodotti’. ‘Un risultato raggiunto grazie alla intelligente predisposizione delle famiglie campane a riunirsi per festeggiare il Natale’.
Dello stesso parere la Coldiretti: nove italiani su dieci hanno trascorso la vigilia e il pranzo di Natale a casa con parenti e amici con una spesa di poco superiore ai cento euro a famiglia per gustare soprattutto i piatti della tradizione locale. Coldiretti sottolinea che a tavola, nonostante la crisi, gli italiani non vogliano rinunciare alla qualità come dimostra il fatto che nel 2008 cresce dell’8 per cento la percentuale dei cittadini che acquistano regolarmente prodotti a denominazione di origine e del 23 per cento di quelli che comperano cibi biologici, i quali però interessano una fetta piu’ ridotta della popolazione secondo l’indagine Coldiretti/Swg.
Ecco cosa hanno degustato i campani: minestra maritata di cicoria scarole e “borraccia” (erba amara e pelosa) in brodo di cappone con aggiunta facoltativa di uova sbattute con peperoncino e carne di vitello, spaghetti alle vongole, Cappone imbottito e insalata di rinforzo (cavolfiore, sottaceti misti, peperoni detti papacelle olive di Gaeta e acciughe salate) accompagnate dalle immancabili friselle (crostini di pane circolari) e dai broccoli con aglio e peperoncino. Come dolci Struffoli, Roccocò e frutta secca.