Mer. Dic 18th, 2024

Il “Nero” è decisamente il colore vincente di fine 2008. Vale non solo negli Stati Uniti , ma anche per i capponi. Questo infatti era il nome e le tonalità di colore delle piume del cappone più pregiato di Berardino Lombardo che all’ asta ha spuntato ben 380 euro (base d’ asta 50 euro).
Ad aggiudicarselo Tommaso Iavarone rappresentato da Enzo Ercolino dell’ azienda vinicola A Casa.
Di rilievo anche i capponi venduti per beneficenza, due lotti da 2 e 3 capponi aggiudicati rispettivamente per 300 e 500 euro a Ernesto Spada (azienda Vinicola Spada) e nuovamente a Tommaso Iavarone.
Queste le notizie salienti dell’ Asta del Cappone , la prima del genere, che si è svolta a Terre di Conca, Conca della Campania nell’ Alto Casertano.

A battere l’asta Luigi Cremona, noto giornalista gastronomico, con a fianco l’ amico e collega Luciano Pignataro del Mattino. Terre di Conca di Berardino Lombardo è un piccolo paradiso terrestre per le persone e gli animali che ci abitano. Per l’ occasione è stato allestito un mercatino di prodotti che sembrava un presepe snodato lungo il cammino che porta alle casette degli animali.

A fianco del banco dell’ asta la piccola aia coperta con i capponi appollaiati sulle travi quasi a formare un albero di Natale vivente. Questo l’ incomparabile scenario da fiaba reso stupendo dalla splendida e luminosa giornata. L’aria era frizzante, ma a riscaldare ecco i grandi prodotti in assaggio, i vini e il fantastico brodo preparato da Berardino. Terre di Conca ha così celebrato nel modo migliore la prima Asta del Cappone ed ha accolto le moltissime persone che erano venute anche da lontano nonostante gli impegni natalizi.

Presenti invece a disputarsi accanitamente i capponi che gironzolavano nell’ aia: Nino di Costanzo del ristorante stellato “Mosaico” di Ischia, Mimmo e Raffaele d’ Addio, Gianluigi Alla del Marconi di Terracina, personaggi come l’ Avvocato Barletta di Podere Foglia e altri ancora. Ma a vincere solo i più determinati. Da citare, oltre ai vincitori già menzionati: La famiglia Caputo della Taverna del Capitano di Massalubrense con altri due bellissimi capponi, Teodoro Naddei, operatore vinicolo, Enzo Falco, politico, Fracesco Marzano della Regiotravel di Caserta, Paolo Barrale del Marennà di Sorbo Serpico.

E la festa è continuata anche dopo con gli assaggi dei produttori presenti: i vini delle aziende Spada e PodereiFoglia, le bollicine Dubl di Feudi di San Gregorio e il verdicchio di Montecappone (l’ unica non campana, ma visto il nome non poteva mancare). E poi i prodotti degli artigiani dell’ Alto Casertano che si sono voluti unire alla festa, tra questi: i formaggi di Sancti Petri di Giuseppe Agonelli, gli ortaggi di San Pietro Infine, le castagne e altri prodotti del territorio della Palombara e del Parco di Roccamonfina, i salumi di Esperia di Rocca d’ Evandro. Al tramonto in ritardo ecco la famiglia Jaccarino, la festa ricomincia e gli ultimi due capponi vengono portati via!

Di Alessandro Tartaglione

Direttore Responsabile di Campania Slow | Contatto Facebook: http://www.facebook.com/a.tartaglione

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