Ad appena due giorni dall’annuncio “Salviamo la mela limoncella” hanno aderito 300 coltivatori. Un appello lanciato l’altra mattina a Sorrento, in occasione dell’evento “A Teatro con i Protagonisti, Premio Villa Massa” che ha visto avvicendarsi nomi del calibro di Eyvind Hellstrom, di Oslo, Davide Scabin, di Rivoli, Torino, Heinz Beck, di Roma e Salvatore De Riso di Minori, Salerno. Momento didattico nell’ambito delle Giornate Gastronomiche Sorrentine che da 5 anni si svolgono nella città del Tasso, dal 1 al 20 dicembre. Ora, tra le varie mission, in collaborazione con l’associazione “I luoghi dell’anima” c’è quella di salvare ogni anno un albero, una pianta che, nel tempo, ha vissuto l’oblio e rischia l’estinzione. L’operazione gode anche dell’appoggio del Ministero delle Politiche Agricole, Forestali e Alimentari e dell’assessorato all’agricoltura, retto da Andrea Cozzolino, della regione Campania. Ma, soprattutto, dovrà vedere uniti coltivatori, ristoratori, consumatori.
“L’idea è di poter unire le forze per salvare quella biodiversità che per secoli ha garantito una grande varietà di gusti e di tradizioni culinarie, specie in Costiera sorrentina ed amalfitana” ha affermato Stefano Massa, ad della casa produttrice del famoso limoncello. Come salvare, dunque, alcune piante tipiche del territorio a rischio estinzione?
Stefano Massa di Villa Massa, patrón dell’iniziativa insieme con Livia e Alfonso Iaccarino che, da anni, nel loro orto “Le Pericciole” di Sant’Agata sui due Golfi, hanno cercato, trovato e reimpiantato alberi e ortaggi recuperati da contadini del luogo, a Giuseppe Aversa, dinamico presidente del consorzio ristoratori sorrentini e altri imprenditori hanno deciso di allargare questo sos. Ora a dare il primo segnale concreto i soci della cooperativa agricola Solagri, il cui presidente Mariano Vinaccia ha ritirato l’altro ieri la pianta numero 0 dal presidente della commissione agricolutura della Camera, l’onorevole Giuseppe Russo. “Azioni come queste promosse da Villa Massa sono da sostenere e diffondere” ha dichiarato Russo “grazie all’impegno comune di imprenditori, operatori e dello Stato possiamo raggiungere obiettivi di riqualificazione e promozione del patrimonio agricolo e, di conseguenza, del comparto produttivo, turistico, gastronomico”.